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Tassista aggredito a Rebibbia, Roma è allo sbando

Solidarietà dal capogruppo in VI Municipio di Forza Italia. E i sindacati intanto lanciano ultimatum

Coltellate, all'addome e alla gamba, anche questo è il prezzo di una corsa a Roma. Questo è il prezzo pagato da un tassista quarantanovenne, aggredito la scorsa notte, da un romeno ubriaco.

IL FATTO – Il passeggero romeno, durante il tragitto, rimette all'interno della vettura. Da questo nasce un diverbio che porterà l'uomo, visibilmente alterato, ad estrarre la sua arma e usarla. Siamo nei pressi della stazione metro Rebibbia. Dopo il folle gesto, l'aggressore si dà alla fuga e, attualmente, è ancora a piede libero. La vittima, che ha riportato lesioni gravi, è stata condotta all'ospedale Pertini, dove ha affrontato un delicato intervento chirurgico che gli ha salvato la vita.

LE REAZIONI – Questo accadimento, ultimo tra gli episodi di violenza ai danni dei conducenti romani, ha portato Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Uil trasporti taxi, Ati taxi e Usb settore taxi a lanciare un ultimatum disperato. "Dovremo seriamente valutare se continuare ad offrire il nostro servizio nelle aree problematiche e periferiche della nostra città", hanno dichiarato i sindacati.

Con loro anche Daniele Pinti, delegato alle politiche giovanili e capogruppo in VI Municipio di Forza Italia. "Roma ormai è allo sbando più completo, le periferie e i romani sono completamente abbandonati a loro stessi – dichiara Pinti in seguito all'accaduto – Sindaco e presidenti municipali di centrosinistra non hanno più alibi di fronte all'escalation di violenze e aggressioni che si sta abbattendo sulla capitale da un anno e mezzo a questa parte".

"I romani sono stufi, anziché portare avanti iniziative ideologiche e propagandistiche, la sinistra si preoccupi di ripristinare legalità e sicurezza nella nostra città" – conclude il delegato.

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