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Stop obbligo pagamenti Pos, Cecchi Paone: “Siamo un Paese vecchio”

Sullo stop all’obbligo per pagamenti con il Pos sino a 30 euro anche Oliviero Toscani: “Il denaro è una volgarità”

Alessandro Cecchi

Alessandro Cecchi Paone

Per i pagamenti inferiori ai 30 euro, non sarà più obbligatorio utilizzare il pos. Lo dice il primo testo scritto della manovra approvata in Consiglio dei Ministri dal Governo Meloni che, insieme a questa esenzione prevede anche l’introduzione dell’aumento del tetto per l’utilizzo del contante.

Una nuova modifica dunque che caratterizza la vita dei cittadini nel quotidiano. Buone notizie certamente per i commercianti che, si prevede accolgano favorevolmente questa nuova misura. Ricordiamo che erano state introdotte sanzioni destinate a esercenti che non avessero consentito il pagamento con la modalità elettronica. Pertanto, fino a quella cifra, esercenti o liberi professionisti avranno la possibilità di negare transazioni effettuate con carte di credito, prepagate, altre forme di pagamento digitale, richiedendo al cliente l’utilizzo dei in contanti.

Di un diverso avviso forse i consumatori che, in un periodo storico sempre più proiettato verso il digitale si trovano, dopo essersi abituati al pagamento elettronico anche per cifre irrisorie, a dover nuovamente premunirsi con il contante. Perché, appunto, decade la garanzia di poter effettuare acquisti di valore minimo con la moneta digitale.

Una decisione corretta? Cosa potrebbe comportare questo provvedimento? Lo abbiamo chiesto a Oliviero Toscani, fotografo e politico italiano.

“La carta di credito è stata inventata perché c’era Oliviero Toscani” – dice il celebre fotografo – “Non aver a che fare coi soldi è la cosa più bella del mondo. Sono stato uno dei primi in Italia a possederla, era il 1970. Feci anche una campagna, vent’anni dopo, insieme a Luciano Pavarotti. E’ la più bella invenzione del mondo”.

Oliviero Toscani e Robert De Niro
Oliviero Toscani e Robert De Niro

“La carta di credito è un po’ come il cambio automatico: non piace a chi non ce l’ha. E’ una delle poche cose intelligenti del denaro. E’ un provvedimento tremendo, perché la carta di credito non piace solo a chi non la possiede. Il denaro è volgarità“.

Alessandro Cecchi Paone
Alessandro Cecchi Paone

“Sono contrarissimo per due ragioni” –  ci dice Alessandro Cecchi Paone, giornalista e opinionista televisivo – “La prima perché è un ovvio regalo ai piccoli evasori e piccoli lavoratori in nero. Siano essi datori di lavoro o lavoratori. Coloro che vivono in dimensioni piccole, ma comunque in situazioni di evasione o di lavoro non dichiarato. L’altra ragione riguarda l’incolumità delle nostre persone anziane, dei nostri pensionati“.

pensionati

“Siamo insieme al Giappone il Paese più vecchio al mondo ed è una cosa piuttosto importante. Non si riesce a far capire che questo andare in banca a ritirare i contanti espone loro a rapine e furti in casa. Perché poi magari custodiscono denaro nella propria abitazione, che diviene automaticamente possibile preda di malintenzionati. Lo considero per queste ragioni un terribile errore. Gli anziani non hanno una piena consapevolezza di questi meccanismi, servirebbe una operazione di alfabetizzazione digitale che però nessuno vuole fare. Restiamo un Paese vecchio, che non cresce da un punto di vista della tecnologia finanziaria”.