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Stato di emergenza, Draghi (finalmente) dice basta alle proroghe?

La scadenza attuale è il 31/12, poi il Governo pensa di tornare alla legislazione ordinaria: dipende dalla pandemia, ma un’ulteriore estensione andrebbe contro le norme vigenti

mario draghi

Mario Draghi

È possibile che si vada, finalmente, verso la fine dello stato di emergenza. Pare infatti che il Premier Mario Draghi non sia intenzionato a prorogarlo ulteriormente dopo la scadenza prevista per il 31 dicembre prossimo. La scelta, comunque, dovrebbe dipendere soprattutto dall’andamento del quadro epidemiologico: che ormai è notoriamente divenuto prioritario anche rispetto alla normativa vigente.

Verso lo stop dello stato di emergenza?

Torna dunque al centro del dibattito politico l’eventuale estensione dello stato di emergenza. Condizione che attribuisce all’esecutivo e alla Protezione Civile dei «poteri speciali» per emanare regole eccezionali volte a far fronte a degli eventi straordinari.

giuseppe conte, stato di emergenza
L’ex Premier Giuseppe Conte

È in virtù dello stato di emergenza che, dal 2020, gli esecutivi Conte-bis e Draghi hanno promulgato le ben note disposizioni contro la pandemia da Covid-19. Dall’obbligo di distanziamento e mascherine allo smart working fino al Super Green pass, passando per l’istituzione di organismi dedicati. Tra cui spiccano il Comitato tecnico scientifico e la struttura commissariale di emergenza guidata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo.

Per questo i “rigoristi” della maggioranza puntano al prolungamento dello status quo almeno fino al 31 marzo 2022 – ma c’è chi mira al 30 giugno. Secondo Il Messaggero, però, SuperMario non sembrerebbe incline a ottemperare alle loro richieste, privilegiando piuttosto il ritorno alla legislazione ordinaria auspicato anche dal centrodestra.

stato di emergenza
Stato di emergenza

Un’ipotesi prevede di affidare al dipartimento di Fabrizio Curcio le mansioni del Commissario straordinario, che potrebbe essere promosso a capo del Comando Operativo di Vertice Interforze. Un’altra possibilità, poi, è che venga istituita a Palazzo Chigi una struttura di missione ad hoc.

fabrizio curcio
Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio

In ogni caso, Roberto Speranza, Ministro nomen omen della Salute, ha già precisato che «la decisione verrà presa nell’imminenza della scadenza». E sarà legata alla curva dei contagi, come da mantra governativo.

roberto speranza
Il Ministro della Salute Roberto Speranza

Un piccolo e insignificante dettaglio

Curiosamente, ben pochi ricordano un piccolo e insignificante dettaglio come l’articolo 24, comma 3 del Codice della Protezione Civile. Che disciplina lo stato di emergenza, stabilendo che la sua durata «non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi». Ovvero, nel caso specifico, non oltre il 31 gennaio 2022, salvo forzature che consentano di oltrepassare i limiti temporali previsti dalla legge.

protezione civile in azione
Protezione Civile in azione

A quel punto, però, come da tempo denuncia il filosofo Massimo Cacciari lo stato di emergenza diventerebbe stato di eccezione e interromperebbe lo Stato di diritto. Un rischio troppo grande per non augurarsi che l’ex Presidente della Bce tenga il punto: ratificando alla fine solamente la sospensione della democrazia sospesa.

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