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Spedita carta igienica usata al commissario PD di Ostia Esposito

Il commissario del Municipio X fa il punto sulla questione litorale: “Noi vogliamo colpire gli Spada”

“È stata chiusa una palestra, una delle attività economiche degli Spada più note. Singolare che gli Spada lavorassero in modo abusivo dentro a uno stabile del Campidoglio, a proposito di amnesie della politica negli ultimi quindici anni a Ostia. Questa cosa sorprende, perché parliamo della famiglia Spada, con tutto quello che è il loro curriculum criminale, va dato grande merito a Marino e a Sabella, che hanno messo la faccia su certi temi. E gli Spada ora hanno anche la faccia tosta di rivendicare la bontà della propria presenza, lanciando una petizione”. 

Stefano Esposito, senatore del Partito democratico e commissario del partito stesso a Ostia, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso del format Ecg Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Il commissario del Pd a Ostia ha fatto il punto della situazione sulla questione litorale: “Purtroppo quando si parla di criminalità organizzata, si parla di realtà ben presenti nel tessuto sociale che occupano. Noi dobbiamo fare di tutto perché i locali a loro sequestrati mantengano una vocazione aggregativa, noi vogliamo colpire gli Spada, non coloro che trovavano in quei luoghi un’occasione di socializzazione. Ovviamente non sarà facile, immaginate voi di ritrovarvi a Ostia a lavorare in un locale sequestrato agli Spada”. Il sequestro a cui fa riferimento Esposito, è avvenuto lo scorso 15 maggio: lo stabile, poi, è tornato nella disponibilità del patrimonio comunale.

Da Esposito un commento sull’operato di Sabella: “Sta andando benissimo, tenendo conto che anche le sue giornate sono di 24 ore. Mai avuto dubbi sulle sue qualità, è evidente che si sta impegnando tantissimo su questo tema, i primi risultati iniziano ad arrivare e ne arriveranno degli altri. Noi stiamo cercando di aiutarlo con un lavoro di squadra”.

Sul balletto tra Tar e Consiglio di Stato, Esposito ha aggiunto: "Io l’ho sempre premesso, rispetto e mi fido della magistratura, ma è evidente che in questi balletti qualcosa non quadra. Il clima culturale intorno a queste vicende richiede un pochino di tempo perché anche nei piani alti delle istituzioni si capisca quanto sia importante non trattare certe vicende come un qualsiasi ricorso amministrativo. Nessuno è al di sopra della legge, neanche Consiglio di Stato e Tar. Devono prestare più attenzione, qua non si parla di una multa ma del Comune di Roma che sta affrontando in modo significativo e complicato una battaglia di legalità dove qualcuno crede di essere il padrone di Ostia. Ora non so se gli Spada faranno ricorso al Tar perché gli abbiamo sequestrato la palestra, spero che eventualmente il Tar valuti la questione tenendo conto del contesto. Qualche aggancio tra il Tar e gli Spada? Non fatemi dire cose che non posso provare o dimostrare. Qualunque persona normale sa che una, due o tre anomalie possono far nascere qualche sospetto. Io non ne voglio avere, ma al Consiglio di Stato e al Tar è chiesta maggiore celerità nell’affrontare certe questioni”.

Infine, da Esposito, il racconto di un aneddoto che l’ha visto suo malgrado protagonista: “Qualche giorno fa mi hanno spedito della carta igienica usata. Ora io mi immagino questo ‘genio’ che per dirmi che sono una ‘merda’ è andato in qualche gabinetto, si è pulito, ha messo la carta sporca in una busta, ha comprato francobolli, cercato su internet l’indirizzo del Pd dove mi avrebbe trovato e poi ha spedito il tutto. Devo dire che la cosa mi ha fatto fare una grossa risata, perché nel fare tutto ciò ci vuole anche un certo ingegno, una certa inventiva”.

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