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Sinner, sogno e tremendo risveglio: Djokovic lo batte al quinto set

Jannik va avanti 2-0 e spaventa l’ex numero 1 che però esce fuori alla distanza. Eliminazione a testa alta

Jannik Sinner sorridente a fine match

Jannik Sinner

Ai quarti di finale di Wimbledon Jannik Sinner viene battuto da Novak Djokovic in cinque set (5-7 2-6 6-3 6-2 6-2) e 3h39′ di gioco. Eliminazione amara per il risultato ma che nulla toglie ai progressi e al torneo fatto dall’altoatesino, che ora più che mai è conscio che la strada da percorrere verso il vertice è quella giusta.

I primi due set da sogno di Sinner

A dire il vero, l’inizio partita è tutto tranne che favorevole a Sinner. I primi 3 giochi sono tutti ad appannaggio del serbo con 12 punti a 3 di parziale. L’altoatesino annulla anche una palla del 5-1 e da lì cambia la partita. Nel settimo game Nole si inceppa al servizio e si incaponisce con palle corte che non sortiscono effetto: Sinner torna in corsa conquistando il break a 15. Ora sono i turni del serbo ad essere lottati: l’italiano è brillantissimo al servizio, da fondo e soprattutto in risposta. È proprio quest’ultimo fondamentale che gli consente di strappare nuovamente la battuta al serbo nell’11° game per chiudere il primo set nel turno successivo. Jannik è avanti dopo 58 minuti.

Il secondo set inizia come la fine del primo: Sinner è aggressivo in risposta e sfrutta le imperfezioni al servizio di Djokovic prendendo un break nel terzo gioco. Il 20 volte campione Slam non trova la quadra del suo gioco e continua a concedere sia da fondo che al servizio. Il break si trasforma in doppio break nel settimo game: l’azzurro è avanti 2-0 dopo 1h33’ di gioco.

La rimonta di Djokovic

Una situazione imprevista per l’ex numero 1 del mondo, che approfitta della pausa bagno per rinfrescare le idee. In effetti l’inizio di terzo set è all’insegna dell’equilibrio, con il serbo stavolta più vicino a rubare il servizio. Sinner non trema e salva una palla break nel primo turno di servizio ma non può evitare il break nel turno successivo. Sul 5-2 evita il secondo break salvando due set point ma poi è il serbo a chiudere 6-3 nel turno successivo. 2 set a 1 dopo 2 ore e un quarto.

Non cambia l’inerzia della partita nel quarto set, con Djokovic che ruba il servizio al primo e al terzo game. Il largo di Nole corrisponde ad un crollo di prime di Jannik (53%) con il solo 25% di punti sulla seconda. Sotto 4-0 Sinner comincia a riprendere fiducia e si avvicina a rubare uno dei due controbreak, ma dall’altra parte non arrivano più passaggi a vuoto e all’alba delle tre ore di gioco è quinto set sul Centrale.

Set decisivo che inizia con il break di Djokovic nel terzo game. Sinner non ha più la stessa intensità, mentale e fisica (complice forse una botta alla caviglia sul finale di quarto set), mentre il serbo non concede nulla. Come il passante irreale che lo porta a palla break nel settimo game. Sinner manda lungo uno schiaffo al volo da metà campo e il doppio break che diventa realtà. È la parola fine che certifica l’appannamento dell’azzurro alla distanza al contrario dell’avversario, proverbiale nel terminare vincitore le battaglie più lunghe e dure. Nole chiude 5-7 2-6 6-3 6-2 6-2 dopo 3 ore e 39. Per il serbo è l’11° semifinale all’All England Club, per Sinner è un altro passaggio obbligato per diventare il migliore al mondo. Chiude un torneo che l’ha visto “fare pace” con l’erba: ora può pensare di tornare in Top10 e guardare i grandi da un gradino un po’ più vicino.