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Settimana lavorativa corta anche in Italia, la Cisl: “ripensare gli orari”

Iniziare la settimana lavorativa corta da 4 giorni anche in Italia sulla scia delle molte sperimentazioni in tutta Europa

Impiegati in ufficio

Iniziare la settimana lavorativa corta da 4 giorni anche in Italia sulla scia delle molte sperimentazioni in tutta Europa. La più vicina a noi e anche l’ultima in ordine di tempo, da Londra portando esiti positivi sia per i lavoratori che per la produttività delle aziende.

Sulla base di questi risultati arriva la proposta di tentare anche in Italia la settimana di 4 giorni lavorativi. A fare il primo passo la Fim Cisl con una nota di Roberto Benaglia, segretario generale dei metalmeccanici. “La notizia relativa alla positiva sperimentazione della settimana corta nel Regno Unito, in 61 aziende con interessanti risultati sia per le imprese che per i lavoratori, deve aprire anche in Italia un confronto tra parti sociali nella stessa direzione. È tempo di regolare il lavoro soprattutto nel settore manifatturiero in modo più sostenibile, libero e produttivo”.

Si legge nella nota Fim Cisl: “È possibile ripensare gli orari aziendali e ridurli non contro la competitività aziendale ma ricercando nuovi equilibri e migliori risultati”.

Una proposta che “La Fim Cisl già lo scorso anno ha proposto di negoziare, soprattutto a livello aziendale, una forma di lavoro fatta di 4 parti di attività piena e 1/5 di riduzione d’orario che possa essere dedicata anche alla formazione o ai carichi di cura”.

Attenzione a parlare di semplice riduzione degli orari di lavoro ma di “rendere il lavoro maggiormente sostenibile e flessibile verso i bisogni delle persone. Significa rendere i posti di lavoro più attrattivi”.

Settimana lavorativa corta anche in Italia: i risultati in Inghilterra

Lo studio sugli effetti della riduzione della settimana lavorativa è stato condotto dall’Università di Cambridge su 2.900 dipendenti e 61 organizzazioni nel Regno Unito, che si sono impegnate a ridurre del 20% l’orario di lavoro per tutto il personale per sei mesi, senza alcun calo dei salari.

Dai risultati è emerso che circa il 71% dei dipendenti abbia dichiarato livelli inferiori di eccesso di stress da lavoro.

Non solo, nei sei mesi dello studio si registra una riduzione del 65% dei giorni di malattia e in un calo del 57% del numero di dipendenti che lasciano il lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Circa il 92% delle aziende che hanno preso parte al programma nel Regno Unito (56 su 61) ha affermato di voler continuare con la settimana lavorativa di quattro giorni.