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Santo Natale, ecco perché Gesù può davvero essere nato il 25 dicembre

La vulgata vuole che la data sia stata fissata convenzionalmente per soppiantare il culto del Sol Invictus. Ma vari indizi portano a ritenere che possa invece essere autentica

Giotto - Natività di Gesù

Giotto di Bondone - Natività di Gesù (Padova, Cappella degli Scrovegni, 1303-05)

Il mistero del Santo Natale è il mistero della nascita di Gesù Cristo. Un enigma bimillenario dalle mille sfaccettature – teologiche, innanzitutto. Una di esse riguarda la data della Natività, tradizionalmente fissata al 25 dicembre di 2020 anni fa.

In effetti, i Vangeli non forniscono indicazioni cronologiche, e oggi in molti ritengono che questo giorno sia frutto di una convenzione. In particolare, si pensa che la solennità cristiana abbia sostituito quella pagana del Sol Invictus.

Tuttavia, la prima testimonianza della celebrazione del Natale cristiano al 25 dicembre risale al Commentario su Daniele di sant’Ippolito di Roma, scritto intorno al 203-204. Data che precede di decenni tutte le fonti storiche che si riferiscono al culto del Sole Invitto. Oltretutto, questa festa cadeva, sì, nella seconda metà di dicembre, ma non per forza il 25 – e nemmeno coincideva necessariamente col solstizio d’inverno.

Il Santo Natale fu davvero il 25 dicembre?

A favore della tradizione, poi, ci sono anche importanti evidenze storiche, con radici negli stessi Testi Sacri. Il Vangelo di San Luca si apre con la vicenda degli anziani Zaccaria ed Elisabetta, cugina della Santa Vergine Maria ormai rassegnata alla sterilità. A Zaccaria apparve però l’Arcangelo Gabriele, che gli annunciò che la sua sposa gli avrebbe dato un figlio – il futuro Giovanni Battista (Lc 1, 5-20).

domenico ghirlandaio - apparizione dell’angelo a zaccaria
Domenico Ghirlandaio – Apparizione dell’Angelo a Zaccaria

Il testo lucano racconta che Zaccaria era un sacerdote «della classe di Abìa», e che al momento dell’apparizione dell’Angelo officiava «nel turno della sua classe». Ora, dal Primo Libro delle Cronache sappiamo che esistevano ventiquattro classi sacerdotali (sabaot) che, avvicendandosi con cadenza settimanale, dovevano prestare servizio nel Tempio due volte l’anno. La classe di Abìa era l’ottava (1Cr 24, 1-19).

Ebbene, lo studioso israeliano Shemarjahu Talmon (1920-2010), esaminando documenti come i rotoli di Qumran, ha ricostruito la successione dei turni. E ha provato che uno di quelli della classe di Abìa – il turno di Zaccaria – corrispondeva proprio all’ultima settimana di settembre.

Fatto non da poco, intanto perché il rito bizantino celebra da secoli il concepimento del Precursore il 23 settembre. Ma, soprattutto, perché l’Evangelista afferma che avvenne sei mesi prima dell’Annunciazione a Maria, posta al 25 marzo, nove mesi esatti prima del Santo Natale (Lc 1, 26-38).

santo natale: gesù bambino
Gesù Bambino

L’ordine cronologico, dunque, torna. E il 25 dicembre potrebbe non essere affatto una data indicata arbitrariamente.

L’anno di nascita di Gesù

Anche l’anno di nascita di Gesù è da sempre oggetto di dibattito, e oggi l’ipotesi più diffusa è che corrisponda al 6-7 a.C. La tradizione che lo colloca 753 anni dopo la fondazione di Roma deriva dal monaco del V-VI secolo Dionigi il Piccolo, ma oggi viene considerata controversa.

Il nodo del contendere è il momento del decesso di Erode il Grande, il Re della Giudea al tempo del quale, secondo il Vangelo di San Matteo, nacque Gesù (Mt 2, 1). E che fu il mandante della strage degli innocenti, in cui vennero uccisi tutti i bambini betlemiti sotto i due anni (Mt 2, 16).

duccio di buoninsegna - la strage degli innocenti
Duccio di Buoninsegna – La Strage degli Innocenti

Giuseppe Flavio, storico romano di origine ebraica del I secolo, scrive che il sovrano morì dopo un’eclissi di luna e prima della Pasqua del suo 35o anno di regno. Indizi che porterebbero a datare la sua dipartita al 4 a.C., e conseguentemente il Santo Natale 2-3 anni prima.

Tuttavia, il regno di Erode iniziò nel 37 a.C., il che posticiperebbe la sua scomparsa di un paio d’anni. E, d’altra parte, è vero che un’eclissi di luna si verificò nel 4 a.C., ma ve ne furono altre nel 5 e nell’1 a.C.

Il Santo Natale e i segni dai cieli

Non è comunque l’unico segno proveniente dai cieli. Un altro è la cosiddetta stella di Betlemme citata sempre da San Matteo, quella che guidò i Magi al luogo della nascita del Messia (Mt 2, 1-12).

giotto - adorazione dei magi
Giotto – Adorazione dei Magi (1303-5)

L’Evangelista parla in realtà di un generico ἀστὴρ, termine che può riferirsi a vari fenomeni astronomici. E nel 7 a.C. si verificò una Grande Congiunzione simile a quella avvenuta pochi giorni fa tra Giove e Saturno. Di più, fu una congiunzione multipla, perché ai due pianeti giganti si affiancò anche Marte.

La stessa data, poi, ricorre anche in relazione alla questione del censimento di cui riferisce San Luca. Più esattamente, il Vangelo parla di un «primo censimento» (ἀπογραφὴ πρώτη) che ebbe luogo «quando era Governatore della Siria Quirinio» (Lc 2, 1-2).

La precisazione è importante perché Publio Sulpicio Quirinio condusse un importante censimento nel 6 d.C., che per alcuni dimostrerebbe l’inaffidabilità storica dell’Evangelista. In realtà, San Luca era perfettamente al corrente di questo evento, tanto da menzionarlo negli Atti degli Apostoli (At 5, 37).

Si dà il caso, però, che in Giudea occorse un altro censimento, disposto da Gaio Senzio Saturnino, Governatore di Siria fino al 7 a.C. Data dopo la quale la legazione siriana passò temporaneamente proprio a Quirinio, che dunque verosimilmente continuò – e terminò – l’opera del suo predecessore.

Lo storico Giulio Firpo aggiunge anche che «nel 7 a.C., ai sudditi di Erode fu chiesto di giurare fedeltà ad Augusto. Era una richiesta frequente nei censimenti provinciali e secondo molti può essere collegata al censimento ricordato da Luca».

Indizi, certo, che però suffragano l’ipotesi che la celebrazione della Natività non sia affatto la rievocazione di una leggenda. Buon Santo Natale a tutti!

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