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Salvini al campo Rom di via Salviati: “in 6 mesi lo spiano”

“Non può esistere una realtà come questa in una città normale, come è possibile crescere i bambini così? Qui di regolare non c’è nulla”

Il leader della Lega Matteo Salvini, in visita a Roma questi giorni per la campagna elettorale delle amministrative capitoline, dopo aver incontrato associazioni e gruppi di cittadini di Tor Sapienza, si è recato presso l'insediamento nomade di via Salviati, che ospita circa 350 persone, e rivolgendosi a un nomade lì presente ha chiesto: "Non può esistere una realtà come questa in una città normale, come è possibile crescere i bambini così? Qui di regolare non c'è nulla. O si mette in regola o io in 6 mesi questo campo lo spiano", ha affermato.

La venuta di Salvini al campo nomade segue le dichiarazioni sui nomadi del candidato sindaco del centro destra Guido Bertolaso, il quale aveva detto che "sono una categoria vessata", "i veri vessati sono i romani", ha risposto il rappresentante del Carroccio, che puntualizza: "Chi vuole governare con la Lega a Roma, come a Torino, Milano e Bologna deve avere la legalità, l'ordine pubblico, la sicurezza, la pulizia ed il decoro come primo punto all'ordine del giorno, e i campi rom li deve chiudere, non ampliare o popolare".

"Tante promesse ma pochi fatti: non si possono fare domeniche a piedi e blocchi delle auto quando ci sono roghi tossici,  quando rubano 3 km di cavi di rame, prostituzione nelle strade, appartamenti con 20 persone dentro senza alcun tipo di controllo. Chiunque vuole amministrare Roma deve partire da qui e non dal Colosseo o dai Fori Imperiali" – ha proseguito Salvini, che ha annunciato la presenza della Lega sabato e domenica in più di 40 piazze della Capitale, "dove ascolteremo migliaia di cittadini romani che magari ci daranno l'idea che a noi ancora non è venuta", ha affermato, e a proposito di un nome diverso da Bertolaso come candidato sindaco del centrodestra: "io un nome ce l'ho ma prima vogli o ascoltare i cittadini, comunque deve essere un romano", ha concluso.

Anche il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, si è espresso sul tema dei campi nomadi: "Ormai sono diventati terra di nessuno, di roghi tossici, di rovistaggio esploso in maniera esponenziale. Ma la Capitale ha i suoi anticorpi e non necessariamente bisogna assumere farmaci di provenienza nordica per dare risposte". Dichiarazioni che hanno provocato la pronta risposta di Matteo Salvini: "Il prefetto Gabrielli a Roma ha fallito totalmente. Sia licenziato e cambi lavoro".

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