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S.S. Lazio – Torino, l’arbitro Giacomelli va a processo

Un gruppo di tifosi biancocelesti ha chiesto un risarcimento per l’operato di Giacomelli e Di Bello (Var) nell’1-3 dell’11 dicembre. Udienza fissata per il 25 giugno

Sta prendendo forma un precedente che potrebbe completamente riscrivere il rapporto tra le tifoserie di calcio e gli arbitri italiani in futuro

La  storia destinata a far parlare di sè è quella nata intorno alle decisioni arbitrali adottate durante la partita tra Lazio e Torino dell'11 dicembre 2017 dai signori Piero Giacomelli della Sezione di Trieste e Marco Di Bello della Sezione di Brindisi, rispettivamente quali direttore di gara e Video Assistance Referee (Var). Oggi l'accaduto si potrebbe intitolare: quando un rigore non fischiato, un’espulsione ritenuta ingiusta e un erroneo utilizzo della Var finiscono dentro un’aula di tribunale

La prima udienza del processo è stata fissata per il 25 giugno ed è conseguenza del silenzio dei due arbitri davanti all’invito alla 'negoziazione assistita' inviato loro da uno studio legale di Roma, incaricato da un gruppo di ultras biancocelesti. Nell’atto si chiedeva ai due interessati sostanzialmente di risolvere la controversia per evitare di «adire l’autorità giudiziaria». E visto che nessuna risposta è pervenuta, i tifosi hanno mantenuto la parola data, citando in giudizio Giacomelli e Di Bello.

E' la prima volta che in Italia questo accade. Probabilmente per una grande parte dei tifosi italiani è un sogno che si avvera. Noi seguiremo gli sviluppi della vicenda, considerando che potrebbe essere solo la prima di una lunga serie

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