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Rovigo, studenti sparano alla prof con pistola ad aria compressa: colloqui con una psicologa

La gravità non sta solo nel gesto compiuto dai ragazzi ma soprattutto nel significato che assume nella società odierna in cui ogni traccia di rispetto per l’autorità è demolita

Studenti in classe che ascoltano una lezione

Foto di repertorio

A Rovigo una docente di un istituto superiore è stata colpita da alcuni pallini di gomma, lanciati dai suoi studenti con una pistola ad aria compressa, mentre stava facendo lezione. I ragazzi hanno anche filmato tutto per deridere e umiliare l’insegnante sul web.

Studenti sparano alla prof con pistola ad aria compressa

L’episodio si è verificato in una prima classe dell’istituto “Viola Marchesini”. La professoressa sarebbe stata colpita due volte, prima alla testa e poi a un occhio. La vittima è stata costretta a recarsi al pronto soccorso a causa del forte dolore percepito.

La dirigente dell’istituto, oltre ai provvedimenti disciplinari verso i ragazzi, ha avvertito la Polizia e convocato i genitori. Una sanzione e l’obbligo di formazione di una giornata di educazione civica, con l’aggiunta di un incontro con la psicologa è quanto è stato deciso dalla direzione scolastica. Il gesto è stato valutato come: “Atto grave e premeditato”.

La gravità di quanto successo non sta solo nel gesto compiuto dai ragazzi ma soprattutto nel significato che assume nella società odierna in cui ogni traccia di rispetto per l’autorità è demolita. Gli adolescenti ci stanno comunicando il loro disagio: lo stanno facendo con crescenti atti di violenza contro sé stessi e gli altri: autolesionismo, bullismo, alcolismo e tentati suicidi. Tutti fenomeni in aumento tra i ragazzi nella pubertà.