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Roma. “La Sapienza”, proteste per convegno Azione Universitaria. Polizia usa manganelli

Circa cinquanta giovani hanno protestato esponendo vari striscioni contro il convegno organizzato da Azione Universitaria

Proteste La Sapienza

Nel pomeriggio di oggi all’Università La Sapienza di Roma si doveva tenere un convegno, organizzato da Azione Universitaria, sigla degli studenti di destra, al quale dovevano partecipare esponenti di Fratelli d’Italia, e tra questi anche Daniele Capezzone. 

La vicenda

Questo convegno ha fatto insorgere numerosi studenti, circa cinquanta che hanno inscenato una protesta con cori e striscioni con scritto: “Fuori i fascisti dalla Sapienza”. Tale striscione è stato successivamente esposto da alcuni manifestati, i quali volevano accedere all’evento ma le forze dell’ordine sono riuscite a contenerli.

Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che per evitare tensioni e scontri non hanno fatto accedere gli studenti all’area del convegno. Uno tra i manifestanti è arrivato addirittura a brandire una asta contro le autorità. Il ragazzo è stato subito identificato e la sua posizione al momento è al vaglio della polizia.

Le parole della Rettrice Polimeni

La rettrice dell’Università La Sapienza, Antonella Polimeni, ha commentato così l’evento: “L’Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente. Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee. L’ateneo fa presente che l’associazione studentesca Azione Universitaria ha organizzato un convegno regolarmente autorizzato, come quotidianamente avviene a opera di tante altre associazioni studentesche, con la partecipazione di docenti e di alcuni esponenti politici e giornalisti”. 

La rettrice ha concluso dicendo: “Vista la particolare veemenza delle proteste di un gruppo di persone intenzionate ad entrare in aula per interrompere il convegno, il Dirigente del servizio predisposto dalla Questura di Roma, a cui spetta la tutela dell’ordine pubblico, ha deciso di intervenire per garantire la sicurezza collettiva”.

Le dichiarazioni di Fronte della Gioventù Comunista

I membri di Fronte della Gioventù Comunista hanno commentato immediatamente come segue: “La risposta di Sapienza non si è fatta attendere. Cancelli sbarrati, cordone di polizia, cariche e fermi, questa la risposta alla mobilitazione degli studenti nella giornata in cui viene organizzato un convegno alla presenza di rappresentanti del governo con una contestazione degli studenti. L’atteggiamento dell’amministrazione è a dir poco vergognoso: in un’università in cui mancano spazi, con tasse sempre più alte e barriere economiche per gli studenti degli strati popolari, Sapienza pensa ad organizzare convegni con esponenti di governo, pro-vita e antiabortisti”.

Il Fronte della Gioventù Comunista conclude così: “Un’università che manganella gli studenti e srotola il tappeto rosso ai reazionari è un’università che si schiera apertamente a favore della repressione e della reazione. È evidente che per l’amministrazione attuale, che non si è risparmiata neanche di fare i complimenti a Giorgia Meloni per la sua elezione, queste siano le priorità. Inammissibile e vergognoso: Sapienza condanni immediatamente ciò che è successo”. 

I tweet dei politici

Non si sono fatti attendere i tweet di numerosi politici. Tra questi ritroviamo la senatrice Ilaria Cucchi, appartenente all’Alleanza Verdi e Sinistra che dichiara quanto segue: “Evidentemente il buongiorno del nuovo governo si vede dal mattino: si inizia a reprimere il dissenso con la violenza. È gravissimo, infatti, che studentesse e studenti siano stati oggi caricati dalla polizia mentre protestavano contro una conferenza sul ‘capitalismo buono’, promossa da Azione Universitaria, all’interno della Cittadella universitaria”. 

Inoltre, aggiunge, concludendo: “È evidente uno sproporzionato uso della forza da parte degli agenti rispetto alle contestazioni introdotte dal movimento studentesco. Quanto accaduto dimostra la necessità di misure di identificazione individuale degli agenti, a tal proposito presenterò un DDL in materia di codici identificativi delle Forze dell’ordine”. 

In una nota i consiglieri di Sinistra Civica Ecologista Campidoglio, Alessandro Luparelli e Michela Cicculli insieme al consigliere Città metropolitana Roberto Eufemia hanno dichiarato: “Non possiamo accettare che nelle Università si agisca con violenza contro il dissenso e la protesta democratica di studenti e studentesse. Questo è successo oggi alla Sapienza in occasione del convegno sul “capitalismo buono” promosso presso la facoltà di scienze politiche. Le immagini delle manganellate che girano da ore sono una ferita per la città e per il paese. La governabilità delle istituzioni non può passare dalla violenza dei manganelli”.

La nota dell’Assessora Pratelli

A dimostrare, inoltre, il suo dissenso circa quanto è avvenuto è anche Claudia Pratelli, Assessora alla Scuola Formazione Lavoro di Roma Capitale che in una nota dichiara: “Arrivano dalla Sapienza immagini violente e gravissime: inaccettabile che il dissenso e la protesta democratica degli studenti e delle studentesse possano essere oggetto di manganellate. Preoccupa che in un luogo come una Università ci sia un atteggiamento repressivo di tali dimensioni. Ai ragazzi e alle ragazze la mia solidarietà”.  

Il messaggio del Presidente Ciaccheri

Infine, è arrivata anche una nota da parte del Presidente Amedeo Ciaccheri del Municipio VIII: “Immagini gravissime arrivano da La Sapienza. Mentre il neo-governo Meloni esordisce alle Camere, lo spazio dell’Università diventa teatro della peggiore repressione ai danni di studenti e studentesse colpendo il diritto al dissenso. Una brutta pagina che deve trovare condanna immediata da parte di tutte le istituzioni, a partire dal nuovo governo nazionale”.