Roma, Ztl fascia verde congelata: nuovi varchi elettronici ma stop ai divieti fino alle elezioni
Roma rinvia la Ztl fascia verde: i diesel Euro 4 ed Euro 5 potranno circolare ancora. Intanto arrivano 71 nuovi varchi elettronici finanziati dal Giubileo

Roma congela la Ztl fascia verde, rinviando lo stop alla circolazione per le auto diesel Euro 4 ed Euro 5. La decisione, che appare legata anche al calendario elettorale, consente a migliaia di automobilisti di continuare a muoversi liberamente almeno per un altro paio d’anni. Intanto la giunta capitolina accelera sull’installazione di 71 nuovi varchi elettronici distribuiti in dieci Municipi, finanziati con oltre due milioni di euro provenienti dai fondi giubilari. Una misura che, per il momento, non avrà valore sanzionatorio: i dispositivi serviranno soltanto a monitorare i flussi di traffico, in attesa che entrino in vigore le nuove restrizioni. Sullo sfondo, resta la sfida più ampia: la riduzione delle emissioni e l’impegno di Roma nel piano europeo per la decarbonizzazione.
Ztl fascia verde congelata: cosa significa per i cittadini
La decisione di rinviare la piena attuazione della Ztl fascia verde ha un impatto immediato su migliaia di automobilisti romani. Il provvedimento, che avrebbe dovuto vietare l’accesso ai diesel Euro 4 ed Euro 5, viene congelato con buona probabilità fino a dopo le prossime elezioni. In questo modo, i residenti e i pendolari potranno continuare a circolare senza restrizioni almeno per i prossimi due anni.
Il rinvio arriva dopo mesi di polemiche e proteste sotto il Campidoglio: molti cittadini avevano contestato il rischio di esclusione sociale e di difficoltà negli spostamenti, soprattutto nelle periferie meno servite dal trasporto pubblico. L’amministrazione capitolina ha scelto così una linea di compromesso: investire sulle infrastrutture tecnologiche e sulla mobilità sostenibile, senza imporre subito divieti rigidi.
I nuovi varchi elettronici: dove saranno installati e quanto costano
Il 16 ottobre la giunta capitolina ha approvato una delibera che prevede l’installazione di 71 nuovi varchi elettronici, distribuiti nei Municipi III, IV, V, VII, VIII, IX, XI, XII, XIII e XV. Questi si aggiungono ai 51 già attivi, portando il totale a oltre 120 dispositivi.
L’investimento supera i 2 milioni di euro ed è inserito nel pacchetto di finanziamenti giubilari dedicati al capitolo “Accessibilità e mobilità dolce e sostenibile”. È già previsto un secondo lotto di lavori, da circa 1,5 milioni di euro, per completare l’operazione con altri varchi nei Municipi IV, VIII, IX, XI e XIV. Complessivamente, la spesa si aggirerà sui 3,5 milioni.
Nel dettaglio, saranno installati 13 varchi nel XIII Municipio, 8 nel XII, 11 nel V, 9 nel III, 5 nel XV e 3 nel VII. Le risorse dovranno essere impegnate entro il 2025, in linea con i tempi del Giubileo. Tuttavia, fino a quando le nuove regole non entreranno in vigore, i dispositivi non saranno utilizzati per sanzionare i trasgressori, ma solo per raccogliere dati sul traffico cittadino.
Le proteste a Roma contro la Ztl e la ricerca di un equilibrio
Il rinvio della Ztl fascia verde non è soltanto una scelta tecnica, ma anche politica. Le manifestazioni di piazza e le pressioni delle associazioni di categoria hanno spinto il Comune a rallentare l’entrata in vigore delle restrizioni.
Molti romani hanno sottolineato come l’assenza di alternative efficienti nel trasporto pubblico renda complicata la transizione ecologica. Dall’altra parte, ambientalisti e associazioni per la qualità dell’aria avvertono che il rinvio rischia di allontanare gli obiettivi fissati per la riduzione delle emissioni.
Per bilanciare la situazione, l’amministrazione sta valutando misure compensative, come il posticipo della data di accensione delle caldaie, per contenere almeno parzialmente le emissioni di gas serra durante i mesi invernali.
Il piano per il clima: Roma punta alla neutralità carbonica
Parallelamente al congelamento della Ztl, il Campidoglio ha presentato il nuovo piano per la decarbonizzazione, parte integrante della strategia europea che coinvolge 100 città impegnate a diventare “carbon-neutral and smart” entro il 2030.
Roma ha alzato l’asticella: l’obiettivo è ridurre le emissioni di CO2 del 66% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2003. Per raggiungerlo, sono previsti investimenti per 16 miliardi di euro. Il percorso è stato costruito con il contributo di oltre 80 stakeholder, tra enti pubblici, privati, università e centri di ricerca, che hanno elaborato 493 azioni concrete.
La fase successiva sarà l’elaborazione di strategie mirate a ottenere il supporto tecnico e finanziario della Commissione europea e della Banca europea per gli investimenti. L’iter è stato presentato ufficialmente in Campidoglio, in Sala della Protomoteca, dal sindaco Roberto Gualtieri e dall’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, insieme a numerosi esperti.
Esigenze locali e obiettivi europei
La vicenda della Ztl fascia verde mostra con chiarezza la difficoltà di conciliare le esigenze quotidiane dei cittadini con gli obiettivi a lungo termine di neutralità climatica. Se da un lato Roma deve ridurre drasticamente le proprie emissioni per rispettare gli impegni europei, dall’altro deve affrontare un tessuto urbano complesso, con milioni di spostamenti quotidiani e un trasporto pubblico ancora insufficiente.
Il congelamento del provvedimento non rappresenta un passo indietro definitivo, ma una tregua necessaria per evitare fratture sociali e politiche. Intanto, l’installazione dei varchi elettronici e l’avvio del piano per il clima segnano l’inizio di un percorso che dovrà necessariamente accelerare nei prossimi anni.
