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Roma, storia tra studente e la prof, le chat: “Ho una ragazza, dobbiamo chiudere”

“La Repubblica” rende note le chat che confermerebbero la storia tra lo studente e la dirigente scolastica del Liceo Montale

Liceo Montale, targa all'ingresso

Liceo Montale di Roma

Emergono nuove indiscrezioni che confermerebbero quella che sarebbe stata una relazione, di circa un mese, tra una professoressa e uno studente maggiorenne del liceo Montale di Roma. E’ stato il ragazzo a raccontare il fatto ai compagni e così ora sulla vicenda indagano gli ispettori regionali attraverso l’analisi delle chat tra la prof e lo studente.  “Mi provocava di continuo, non sapevo come uscirne…”, avrebbe dichiarato il giovane secondo il Secolo D’Italia.

Liceo Montale

Secondo quanto riporta la Repubblica ci sarebbero chat scritte e audio a testimonianza della storia tra i due, si tratta infatti delle conversazioni riportate dall’ispezione dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio.

Le chat tra lo studente e la prof del Liceo Montale

In automobile il ragazzo avrebbe detto alla donna: “Sabrina, credo sia meglio non vederci più, non sono pronto a darti quello che vuoi, ho già deciso e non torno indietro”. Ma non era riuscito a convincerla della fine della storia, tanto che lei avrebbe insistito per vedersi e chiarire i motivi della rottura. Si tratta di una  volontà, già espressa giorni prima tramite messaggio.

E lei avrebbe risposto: “Sono risentita del messaggio che mi hai scritto per dire basta, penso sia normale”, ribatte la voce femminile, che il giovane ha attribuito alla dirigente scolastica.

È ancora lei: “Ma tu sai quello che volevo? Io sono una persona che si emoziona facilmente, per questo i miei messaggi sono sembrati così pieni di enfasi. Però ci tengo a parlarne faccia a faccia, perché mi pare strano che prima ci sia stata tutta questa presa e in un giorno sia cambiato tutto”

Lo studente: “Ho una ragazza”

E lo studente spiega: “ho pensato che stare con lei e vedere te non sarebbe stato rispettoso. Sia nei tuoi che nei suoi confronti. Così ho preferito tagliare, pensando che comunque la cosa non sarebbe potuta andare avanti. Lei mi piace molto. E tu poi mi hai fatto anche quel discorso del ‘toy boy’, mi hai detto che non avresti voluto averne uno accanto. Ecco, preferisco evitare situazioni spiacevoli, ho percepito cose… non che tu fossi proprio innamorata di me… ma che fossi già avanti sentimentalmente“.

E lei ribatte: “Ma io la cosa del ‘toy boy’ l’ho buttata lì così, capisco che poteva trarre in inganno… Lo ammetto, è stato un mio errore dirlo. E comunque immaginavo che ci fosse qualcosa sotto come una ragazza, mi rendo perfettamente conto“. Lei a quel punto chiede come vadano le cose con questa ragazza, se si tratti di una storia già iniziata, “si si” dice lui alla svelta. E la prof conclude prima di uscire dall’auto:  “Mi puoi far chiamare in classe quando vuoi, purché però sia chiaro questo: il nostro rapporto deve essere solo di tipo istituzionale, ma istituzionale davvero, come quello tra docente e studente”.

Lo sportello si chiude, si apre lo scandalo e le indagini. La donna in un primo tempo aveva negato tutto, aveva parlato di invidie e gelosie da parte dei colleghi, ora rischia il licenziamento.