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Roma si prepara alla parata del 2 giugno: modifiche alla viabilità e ai trasporti per la Festa della Repubblica

La prima data da segnare è mercoledì 28 maggio. Dalle 22 alle 5.30 del mattino seguente, per consentire lo svolgimento delle prove generali della parata, verranno chiuse al traffico numerose arterie nevralgiche

Lavori per parata 2 giugno in via dei Fori Imperiali

Lavori per parata 2 giugno in via dei Fori Imperiali

Una macchina complessa per garantire sicurezza e spettacolo

Ogni anno, la parata militare del 2 giugno non è soltanto una celebrazione simbolica dell’identità repubblicana, ma anche un evento che coinvolge decine di strutture organizzative e impatta in modo diretto sulla vita quotidiana dei romani.

La macchina dei preparativi si muove in anticipo, e già da mercoledì 28 maggio la Capitale vedrà le prime modifiche alla viabilità e ai trasporti pubblici in vista delle prove generali e della cerimonia ufficiale di domenica.

Per una città come Roma, dove i flussi di traffico sono già spesso al limite, ogni evento straordinario ha bisogno di una gestione chirurgica. E in questo caso, l’area interessata si estende dal Colosseo al Quirinale, attraversando il cuore storico della città, con limitazioni che si faranno via via più stringenti fino al giorno della Festa.


Le prove generali e le prime chiusure

La prima data da segnare è mercoledì 28 maggio. Dalle 22 alle 5.30 del mattino seguente, per consentire lo svolgimento delle prove generali della parata, verranno chiuse al traffico numerose arterie nevralgiche: viale delle Terme di Caracalla, piazza di Porta Capena, via dei Cerchi, via di San Gregorio, via Celio Vibenna e via dei Fori Imperiali.

Dalla mezzanotte scatteranno ulteriori interdizioni che coinvolgeranno anche piazza Venezia, via del Plebiscito, via Cesare Battisti, via IV Novembre, via del Teatro Marcello, piazza Bocca della Verità, via della Greca e via del Circo Massimo.

Queste chiusure si rifletteranno anche sul servizio dei bus, con deviazioni per numerose linee diurne e notturne, tra cui la 51, 75, 81, 85, 87, 118, e le linee notturne nMB, nME, nMC, n3S, n8, n716, n904, solo per citarne alcune.


Parcheggi vietati e aree blindate

Oltre alle chiusure stradali, anche la sosta sarà regolamentata con estrema rigidità in prossimità delle aree interessate dalla parata. Fin da mercoledì 28, scatteranno i primi divieti in zone chiave come Circo Massimo, Caracalla, piazza Bocca della Verità, piazza Venezia, via IV Novembre e via XXIV Maggio.

A partire da venerdì 30 maggio, le restrizioni si estenderanno sul lungotevere Aventino, via delle Terme Deciane, viale Aventino, Clivo dei Publicii, mentre da sabato 31 toccherà anche a corso Vittorio, largo Argentina, e a una lunga serie di tratti lungo il Tevere, tra cui lungotevere dei Tebaldi, dei Vallati, dei Cenci e dei Pierleoni.


Il weekend della Festa: la città si trasforma

A partire da venerdì pomeriggio, con il montaggio delle strutture per la parata, inizieranno le chiusure permanenti. Via dei Cerchi sarà tra le prime a essere interdetta, seguita, in serata, dall’area compresa tra Circo Massimo, lungotevere Aventino e via di Santa Maria in Cosmedin.

Sabato sera entreranno in vigore nuove chiusure che coinvolgeranno via di San Gregorio, viale Aventino, piazza Bocca della Verità, via Petroselli e Caracalla. L’intera area del centro storico e archeologico sarà quindi off limits già nelle ore che precedono la celebrazione ufficiale.

Il 2 giugno, il giorno della parata, il dispositivo sarà al suo apice: dalle 5 del mattino, la circolazione sarà vietata tra piazza Venezia e i Fori Imperiali, mentre dalle 7 scatteranno ulteriori restrizioni nella zona del Quirinale, dove è prevista la presenza del Presidente della Repubblica e delle alte cariche istituzionali.


Un evento di Stato che richiede attenzione quotidiana

Per i cittadini, residenti o pendolari, questo significa modificare abitudini, pianificare spostamenti in anticipo, seguire in tempo reale le comunicazioni di Roma Mobilità. Ma dietro ogni barriera stradale o deviazione, c’è la necessità di garantire non solo l’ordine e la sicurezza, ma anche la dignità istituzionale di un evento che rappresenta un momento identitario per l’intero Paese.

La Festa della Repubblica non è solo una parata: è un complesso sistema di relazioni tra cittadini, istituzioni, forze dell’ordine e logistica urbana. Un equilibrio sottile, che ogni anno si rinnova, tra celebrazione e quotidianità.