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Roma, rifiuta passeggero fuori dalla fermata: autista Atac aggredito

Dopo il diniego ad aprire le porte fuori dalla fermata, l’uomo ha bloccato il mezzo ed è riuscito a prendere a pugni l’autista che è finito in pronto soccorso con codice rosso

Autobus del trasporto pubblico locale di Roma

Bus Atac

Roma, la linea Atac numero 8 è piena come sempre, sostituisce il tram ed è in corsa lungo viale Trastevere in direzione Ponte Garibaldi.

Dall’esterno nel vetro spunta il viso di un uomo, batte i pugni sul mezzo per richiamare l’attenzione e chiede all’autista di salire sul mezzo benché non ci siano fermate in quel punto.

Il diniego è obbligatorio, per ragioni di sicurezza e di regolamento interno non è possibile far salire o scendere passeggeri al di fuori delle zone delimitate come fermate. L’autista, dunque rifiuta all’uomo di aprire le porte e lasciarlo salire sul mezzo.

Un rifiuto che è costato caro al conducente. L’uomo infatti non ha preso bene quel no e ha bloccato l’autobus riuscendo a sferrare un pugno in pieno volto all’uomo alla guida.

Roma: autista Atac aggredito, l’intervento delle forze dell’ordine

Immediatamente allertate, le forze dell’ordine sono giunte sul posto individuando l’aggressore e fermandolo.

Giunti anche i soccorsi, che hanno trasportato in ospedale l’autista aggredito. L’uomo è stato visitato al pronto soccorso in codice rosso, dove è stato medicato e sottoposto agli accertamenti del caso.

Strade violente: fare l’autista non è un lavoro sicuro

Guidare per le strade di Roma è tutt’altro che un mestiere facile, a dimostrarlo il numero in costante crescita di episodi di aggressione ai danni di autisti. Le cronache ne sono piene.

«Anagnina, autista Atac aggredito da baby gang» titola un giornale il 27 maggio 2023, prima ancora «Pretende di scendere dal bus fuori fermata: autista Atac rifiuta e lui lo prende a pugni» siamo al 9 maggio, ovviamente ancora a Roma. Inizio maggio un uomo in automobile taglia la strada all’autbus in corsa e poi aggredisce il conducente accusandolo di “avergli bucato il pallone”. Tre gravissimi episodi solo nel mese di maggio. Potremmo andare indietro fino all’inizio del 2023 o ancora di qualche anno ma le cose non cambierebbero.

I sindacati propongono di vietare i mezzi ai violenti, dotare le postazioni di guida di protezioni fisiche per tenere i conducenti al sicuro. Atac è corsa ai ripari ricavando su ogni mezzo una protezione attorno al lato guida per proteggerlo dalle intemperanze dei violenti. Un sistema che non si è dimostrato sufficiente. Inoltre ogni mezzo è dotato di un pulsante di emergenza che collega l’autista alla centrale operativa di Atac che, nei casi in cui serve, allerta le forze dell’ordine. Le telecamere di cui sono dotati circa il 70 per cento dei mezzi in servizio, sono un deterrente blando ma che comunque servono per individuare gli autori delle aggressioni anche se non a impedirle.