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Roma, raid nell’Istituto Agrario: mucche uccise a frecciate

Raid nell’Istituo Agrario Emilio Sereni di Roma, mucche colpite con frecce e macellate al suolo. Il ministro Valditara promette pugno duro

Mucche in un recinto

Sono arrivati all’Istituto Agrario Emilio Sereni, sulla Prenestina, hanno imbracciato le balestre e si sono accaniti contro le mucche.

Centrate dalle frecce, alcune di loro non hanno avuto scampo, altre non sono morte ma a causa delle profonde ferite dovranno comunque essere abbattute.

Scena da far west quella che si è presentata davanti agli occhi della Preside dell’Istituto. Una mattanza in piena regola compiuta con metodi violenti. Una delle povere bestie è stata macellata e scuoiata sul posto lasciandone a terra solo le interiora. Un altro esemplare, poco distante, agonizza al suolo con una freccia piantata nel polmone, soffocherà lentamente in attesa dell’intervento del veterinario che non potrà fare altro che abbatterla.

Dietro il raid, potrebbero esserci le mani della criminalità interessata al mercato nero della carne. Le mucche di quell’Istituto Agrario sono preziose, innanzi tutto perché parliamo di carni completamente biologiche, poi perché le razze stesse hanno un valore economico molto alto. La mucca macellata sul posto e trafugata era una Marchigiana dal valore di alcune migliaia di euro, l’altra vale circa 5.000; un bel bottino pronto per essere immesso nel mercato nero.

Valditara: «Lo Stato non si lascia intimidire»

Il ministro Valditara, ospite per l’inaugurazione dell’anno scolastico ha dichiarato: « Il Governo, è intervenuto proprio nel quartiere di Tor Bella Monaca (vicino alla scuola ndr.) con due iniziative rilevanti di contrasto alla criminalità e per la legalità non dissimili da quelle portate avanti a Caivano. L’azione vigliacca e ignobile avvenuta all’istituto agrario Sereni avrà delle conseguenze».

Il Ministro ha poi aggiunto: «Faremo tutto ciò che è necessario per difendere il patrimonio del Sereni. Lo Stato non si lascia intimidire».

Secondo le ricostruzioni delle indagini, i malviventi sono entrati di notte sfondando il cancello al confine con un’altra proprietà con l’obiettivo di massacrare le mucche a colpi di frecce per poi far perdere le loro tracce.

Non è la prima volta che l’Istituto Agrario subisce raid di questo tipo; nel mese di febbraio fu il turno di 3 maiali neri dei Monti Simbruini del valore di 12 mila euro. In altri episodi, ignoti rubarono pecore, caprette, galline.

L’Istituto non possiede video sorveglianza, questo rende estremamente complicato riuscire a identificare e fermare i responsabili dell’orribile mattanza della notte scorsa.