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Roma, Raid Casamonica in bar Romanina: quattro arresti per l’aggressione

I quattro, a vario titolo, sono tutti accusati di aver preso parte al pestaggio della donna disabile e del titolare del Roxy Bar

Sono stati arrestati nelle scorse ore dagli uomini della Squadra Mobile, del Commissariato Romanina e dello SCO, i quattro autori dell’aggressione ai danni della donna disabile e del titolare del Roxy Bar di via Salvatore Barzilai alla Romanina, l’1 aprile scorso. Due di loro si sono consegnati  spontaneamente alle forze di Polizia.

Picchiata a calci e pugni, presa a cintate e lasciata ferita e sanguinante a terra. Questa la brutale aggressione subita dalla ragazza da parte di quelli che sono poi stati individuati come membri del clan Casamonica. La vicenda è stata raccontata sulle pagine del quotidiano “La Repubblica”. Secondo quanto ricostruito, i due uomini sarebbero entrati nel locale aggredendo e minacciando i presenti perché, a loro dire, avrebbero subito il torto di non essere stati serviti per primi alla cassa. 

Qui comandiamo noi e se non fai quello che diciamo, ti ammazziamo” avrebbero detto al barista. L’unica tra i presenti che trova il coraggio di ribellarsi alle prepotenze è una giovane ragazza disabile, che per tutta risposta viene aggredita, a calci, pugni e cintate, fino a farla finire in ospedale sanguinante.

Passano pochi minuti e i due uomini tornano alla carica: distruggono il locale e prendono a bottigliate il barista, lasciando anche lui esangue per terra. La violenza si sarebbe scatenata per riaffermare il proprio prestigio, il proprio potere in uno dei quartieri di Roma dove il clan dei Casamonica esercita la sua egemonia. Dopo la seconda aggressione, i due membri del clan, uscendo dal locale, avrebbero intimato alle loro vittime: “Se chiamate la polizia vi ammazziamo”. Ma i due malcapitati si sono fatti coraggio e dopo due giorni sono andati a denunciare l’accaduto.

Nando Casamonica, il fratello di Vittorio e ultimo patriarca della famiglia, in merito a quanto accaduto ha affermato: “I due responsabili del pestaggio? Mai visti prima. Anzi, non sono dei Casamonica, ma se lo fossero bisognerebbe spezzargli le gambe“.

“La Romanina è casa nostra e noi qui non vogliamo avere problemi, né con le forze dell’ordine, né con i vicini. Questi ragazzi che hanno picchiato la signora disabile e il barista ci hanno attirato di nuovo addosso tutti i riflettori. Le nuove generazioni fanno di testa loro”, ha poi concluso il figlio di Nando Casamonica nel breve incontro – intervista con “Il Messaggero.it”.

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