Roma, Processo Raggi, Turchi: Per nomina Marra procedura corretta
“Raffaele Marra si era limitato a un’attività meramente compilativa senza nessun suo intervento discrezionale”
"La sindaca aveva fatto le sue scelte dopo aver consultato assessori e presidenti dei municipi, come prevede la normativa". Risponde cosi Maria Rosa Turchi, responsabile Anticorruzione del Campidoglio, interrogata oggi nella terza udienza del processo che vede imputata per falso documentale la sindaca di Roma, Virginia Raggi, presente in aula.
Risposte che arrivano quando il pm Dall'Olio le chiede: "Mi scusi ma lei sapeva che il Capo del personale, Raffaele Marra, era il fratello di Renato Marra? E lei non lo ha segnalato alla sindaca?". La dirigente capitolina ha spiegato che informò la sindaca ma che contestualmente, secondo quanto previsto dallo Statuto capitolino, spettava poi alla prima cittadina il compito di decidere sulle nomine: "Io facevo da tramite tra l'amministrazione comunale e l'Anac: chiesi chiarimenti a sindaco e dipartimento del personale e inviai la documentazione con una mia relazione all'Autorita'", spiega Turchi, che aggiunge: "Sapevo che Raffaele Marra era fratello di Renato ma la procedura di raccolta dei curricula e il loro invio alla sindaca per la scelta era stata formalmente corretta perché Raffaele Marra si era limitato a un'attività meramente compilativa senza nessun suo intervento discrezionale".
Nella deposizione durata quasi due ore la dirigente a cui pervenne la lettera della sindaca in cui Raggi si intestava la nomina di Raffaele Marra, ha ripercorso in maniera dettagliata tutti i passi che nell'autunno del 2016 portarono, secondo l'accusa, al configurarsi del reato di falso. Un percorso, quello delle nomine, che subì una battuta d'arresto a metà del mese di novembre quando l'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione, aprì una 'procedura' sulla nomina di Renato Marra in seguito agli esposti del Codacons e del sindacato dei dirigenti capitolini.
Già il 25 novembre l'Autorità scrisse a Maria Rosa Turchi per chiederle, in qualità di responsabile anticorruzione, di avviare delle verifiche. Nel mese di dicembre arrivarono cosi' i pareri sia del Dipartimento del personale, che la missiva di Virginia Raggi e poi il 31 dicembre l'Anac, evidentemente non convinta dalla documentazione ricevuta, decise di procedere fino al processo ora in corso.
Nel processo Raggi, dopo la responsabile dell'Anticorruzione, sul banco dei testimoni ora sarà la volta dell'ex assessore al Commercio e Turismo di Roma, Adriano Meloni, sotto il quale Renato Marra andò a lavorare nella nuova Direzione.
La prossima udienza del processo che vede imputata per falso documentale la sindaca di Roma, è fissata per martedì 24 luglio alle ore 9. Quel giorno oltre a Meloni, saranno ascoltati anche il suo capo staff, Leonardo Costanzo, e il responsabile del personale del Campidoglio, Antonio De Santis.
Appuntamento, quello della prossima settimana, importante anche per la difesa della Sindaca che dovrà produrre una memoria scritta riguardo a eventuali elementi, in particolare intercettazioni e chat del Pubblico ministero, che la difesa della prima cittadina non ritiene debbano essere acquisiti. (Dire)
(Foto: Raffaele Marra)