Roma, nuovo protocollo sull’identificazione dei minori stranieri
UGL: si favorisce l’immigrazione clandestina e il business dell’accoglienza. Intervenga il ministro Salvini
È stato inoltrato a tutti i gruppi di Polizia Locale della Capitale il nuovo protocollo d’intervento sui minori stranieri non accompagnati, siglato il 12 ottobre. Il documento prevede la suddivisione di compiti e competenze tra Questura di Roma, Polizia Locale e l’Onlus privata che, in nome e per conto del Dipartimento, gestisce il servizio di primissima accoglienza.
Una severa critica arriva però del Coordinamento Romano UGL Polizia Locale, che in una nota ne sottolinea alcuni profili di illegittimità sostanziale, nonché il pericolo di favorire in maniera indiscriminata l’immigrazione clandestina.
“Il fenomeno dei falsi minori è tristemente diffuso e riguarda migliaia di casi, avvenuti nel solo Comune di Roma negli ultimi anni” dichiara Marco Milani, coordinatore romano UGL Polizia Locale. In maniera fraudolenta, “persone provenienti clandestinamente da ogni parte del mondo tentavano di regolarizzare illegittimamente la propria posizione, spacciandosi per minori non accompagnati e ottenendo la relativa assistenza a spese della collettività e dei contribuenti”.
In passato, prosegue l’analisi dell’UGL, è stato possibile contrastare quelle pratiche grazie a dei “protocolli che prevedevano l’immediato accertamento sanitario dell’età dichiarata, in caso di dubbi degli agenti operanti”.
Con le nuove disposizioni, invece, la situazione cambierebbe. In peggio, secondo il sindacato. In particolare, “si vorrebbero spossessare le forze dell’ordine del potere di procedere autonomamente all’accertamento di quanto alle stesse dichiarato, anche in caso di dubbi evidenti, subordinando tali accertamenti agli esiti di colloqui congiunti con figure private delle cooperative e a presunte richieste da inoltrare alla Procura del Minori, dando per scontato che ci si trovi in presenza di un minore anche in caso di contrarie evidenze”.
In punta di diritto, sempre secondo l’UGL, ci sono addirittura dei dubbi di legittimità. Sul piano pratico, che è quello che più interessa ai cittadini, si favorirebbe di fatto il nuovo proliferare del fenomeno del succitato fenomeno dei ‘falsi minori”, di cui si è già fatta ampia e triste esperienza negli anni scorsi. A uscirne incentivata sarebbe dunque l’immigrazione clandestina, a tutto vantaggio di quelle cooperative e onlus che gestiscono il business dell’accoglienza.
A fronte di tutto questo, conclude l’UGL, “chiediamo una valutazione urgente da parte del Governo e in specie del ministro Salvini”.