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Roma Multiservizi, Lavoratori in mobilità: Regione ci aiuti

“La Regione Lazio in mezza giornata ha fatto ciò che il Comune e il Direttore Generale non sono stati capaci di fare in 120 giorni”

"Centoventi giorni di chiacchiericcio inutile che rischiano di essere fatali a 30 padri e madri di famiglia! I lavoratori della società Roma Multiservizi, partecipata di secondo livello di Roma Capitale, oggetto di una procedura di licenziamento collettivo che riguarda al momento i primi 30 lavoratori di sede su 65, che il consiglio di amministrazione di Roma Multiservizi, per il tramite di Ama S.p.A. socio di maggioranza, non ha bloccato, stigmatizzano il comportamento tenuto da Roma Capitale, dalla Giunta 5 stelle e dal suo Direttore Generale.

In questi 120 giorni tra promesse non mantenute, intenzioni rimaste nella testa di qualche assessore, mozioni votate per la rimozione dei vertici Multiservizi e non applicate, dichiarazioni rese alla stampa dalla maggioranza capitolina sul valore della propria azione di governo a tutela del diritto al lavoro , insomma alla luce dei fatti… chiacchiericcio inutile, si pensava di aver assistito a tutto… Ed invece no, ci sbagliavamo".  Lo dichiarano lavoratori in mobilità della Roma Multiservizi.

"All'arroganza di questa Giunta e del loro Direttore Generale non vi è limite, tant'è che approdata la questione in Regione Lazio, che in mezza giornata ha fatto ciò che il Comune e il suo Direttore Generale non sono stati capaci di fare in 120 giorni, cioè individuato una possibile soluzione, il fatto che in urgenza sia stata nuovamente ricondotta, per il tramite Ama, sui tavoli del Campidoglio, sa tanto di timore elettorale – proseguono i lavoratori – Ed invero il ricorso agli ammortizzatori sociali proposti dalla Regione Lazio, vista la non volontà nell'applicare gli accordi sindacali sottoscritti in tema di ricollocazione in aziende partecipate, già dichiarata dalla Giunta capitolina, rappresentano al momento l'unica soluzione percorribile al fine di tutelare la tenuta dei livelli occupazionali, le professionalita' acquisite negli anni e il mantenimento dei diritti riconosciuti dalle leggi e decreti in materia di tutela occupazionale, non ultimo il decreto Madia causa di tutti i mali secondo l'interpretazione di parte dei 5 Stelle.

Tutto questo anche alla luce della prossima cessione con valorizzazione della quota pubblica di Roma Multiservizi approvata lo scorso 19 gennaio e alla annunciata gara doppio oggetto con costituzione di una nuova società mista pubblico/privato, in sostituzione di Roma Multiservizi, che la Giunta capitolina sta cercando di pubblicare dopo i rilievi mossi dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato".

"E cosi' si è aggiunto caos ad altro caos, con incontri voluti dal Comune, in Comune, ma senza il Comune, si è delineata nuovamente la mancanza di volontà nell'applicare anche quest'ultima soluzione – insistono i dipendenti di Multiservizi – Te ne devi annà e spazio devi fà: facciamo pertanto appello a tutte le forze politiche di opposizione capitolina nonché di governo e opposizione regionale (5 stelle no grazie), nazionali e a tutte le istituzioni, affinché ci supportino dalle 14 nel presidio sotto la Regione Lazio in via Rosa Raimondo Garibaldi il 30 gennaio prossimo venturo in occasione dell'incontro conclusivo che sancirà il futuro di 30 padri e madri di famiglia. Quanto sta accadendo non può e non deve rimanere sconosciuto all'opinione pubblica". (Ag. Dire)

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