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Roma, l’Archeotram è (forse) pronto a partire: quando è prevista l’inaugurazione

Il progetto sarebbe dovuto partire a Pasqua, ma vari ostacoli hanno posticipato la partenza. Quale sarà l’itinerario e la durata della corsa

Archeotram

A Roma c’è chi sogna da decenni un mezzo pubblico capace di raccontare la città, accompagnando residenti e turisti tra le meraviglie dell’antico impero. Quel sogno, nato nel lontano 1994 con l’assessore Walter Tocci e rilanciato negli anni da urbanisti come Italo Insolera, oggi ha finalmente un nome e una data: Archeotram, linea 7, operativo da fine giugno 2025.

Archeotram, il percorso

Non un tram qualsiasi, ma un viaggio lento e suggestivo nel cuore della Roma imperiale. Un progetto ambizioso, a lungo rimandato per motivi tecnici ed economici, che oggi prende corpo con un percorso studiato per accarezzare la storia e restituire un’immagine diversa della mobilità urbana: più lenta, integrata e culturale.

Il tracciato dell’Archeotram è stato pensato per valorizzare al massimo i luoghi simbolo della Capitale. Il capolinea sarà a Piramide, nodo strategico di interscambio con la metro B e la Roma-Lido. Da lì, il tram seguirà un itinerario che costeggia il Circo Massimo, attraversa il Colosseo, sfiora la Domus Aurea e il Parco del Celio, per poi proseguire verso Porta Maggiore e infine concludersi a Termini, passando per Palazzo Massimo.

Una parte del tracciato riutilizzerà i binari esistenti della linea 3 (tra Piramide e Porta Maggiore) e si innesterà sulle linee 5 e 14 fino alla stazione centrale. In prospettiva, l’amministrazione capitolina sta valutando un breve prolungamento fino a piazzale dei Partigiani, creando un capolinea più funzionale in ottica intermodale.

La linea sarà operata con i leggendari tram Stanga, simboli dell’ingegneria italiana del dopoguerra. Entrati in servizio a partire dagli anni ’50, questi mezzi rappresentano un’epoca in cui Roma aveva ancora una rete tranviaria estesa e capillare. Per l’Archeotram sono stati restaurati e riverniciati con una livrea rossa evocativa, omaggio al passato glorioso del trasporto su rotaia.

Archeotram, i motivi del ritardo della partenza

Il progetto punta non solo al fascino del viaggio vintage, ma anche alla funzionalità: l’Archeotram rientrerà nel normale sistema di trasporto pubblico di Roma, senza costi aggiuntivi. Un biglietto da 1,50 euro o un abbonamento valido Atac sarà sufficiente per salire a bordo e vivere un percorso di circa un’ora, arricchito da dieci fermate nelle zone più iconiche del centro storico.

L’avvio dell’Archeotram era inizialmente previsto per la scorsa Pasqua, ma vari ostacoli tecnici – tra cui l’adeguamento delle banchine e la disponibilità dei mezzi – ne avevano rallentato la partenza. Superate le difficoltà, l’amministrazione ha fissato come data utile l’ultima settimana di giugno. La frequenza delle corse sarà inizialmente di 30 minuti: una fase sperimentale utile a testare il gradimento e la gestione del servizio.

Ma le ambizioni non si fermano qui. Il Comune punta ad arricchire il viaggio con applicazioni mobili che permettano di approfondire la storia dei luoghi attraversati. Un’audioguida geolocalizzata a portata di smartphone che renderà l’esperienza ancora più coinvolgente.

Nei piani a lungo termine si guarda già oltre. L’Archeotram potrebbe essere esteso, grazie a un collegamento ferroviario leggero da Ostiense fino all’Appia Antica, con l’obiettivo di cucire insieme altri frammenti di città storica oggi isolati dal punto di vista trasportistico.