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Roma. I romani rispettino Pasquino, è indecente la monnezza a lui vicino

Cittadini che lasciano i sacchi di rifiuti sul marciapiede a pochi metri dalla famosa statua parlante, accanto Palazzo Braschi

I romani a partire dal sec. XVI manifestavano la propria insofferenza verso i soprusi dei potenti attraverso le statue parlanti: Pasquino, L'Abate Luigi, il Babbuino, il Facchino, Madama Lucrezia e Marforio. Pasquino era ed è rimasta la più famosa tra tutte. Sono loro che esprimono il malcontento del popolo, tramite cartelli, lettere, biglietti lasciati ai loro piedi nella notte da autori ignoti.

Questi messaggi vengono designati col nome di "pasquinate", dal nome della statua di Pasquino. I messaggi scritti allora, come oggi, erano satirici, vere e proprie burle. Il popolo romano rispettava Pasquino, che interpretava il malumore della gente nei confronti del Papa e dei governanti, la cui lingua tagliente era temuta dai potenti.

Ancora oggi ai piedi di Pasquino, la cui scultura si trova dietro piazza Navona, a ridosso di Palazzo Braschi, compaiono messaggi satirici o invettive contro il governo capitolino o nazionale. Pasquino è rimasta l'unica statua che parla ancora oggi, la più celebre, e per questo i turisti le fanno visita, sostando dinanzi la scultura marmorea, incuriositi dai fogli anonimi, dalle pasquinate.

Alcuni romani oggi mancano di rispetto verso quello che ha rappresentato e continua a rappresentare in un certo modo, la statua popolare di Pasquino. Cittadini poco inclini al rispetto del patrimonio strorico – artistico della loro città, che non osservando le elementari norme igieniche ambientali, lasciano i sacchi di rifiuti sul marciapiede a pochi metri dalla famosa statua parlante, oltretutto a ridosso di un palazzo storico come Palazzo Braschi, sede del Museo Civico di Roma. Una pessima abitudine, una vera indecenza. Qualcuno ha sentito la voce di Pasquino lanciare improperi contro gli autori di queste sconcezze.

Romani che non rispettano la storia e il personaggio popolare, nonché le regole igieniche. Ma è così difficile credere che non sia una buona usanza quella di lasciare i rifiuti sul marciapiede a pochissima distanza da una scultura storica? 

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