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Roma, Firmata ordinanza anti alcol. Pica: Mette in ginocchio imprese

Primo weekend per l’ordinanza anti-alcol nella Capitale. Il Campidoglio annuncia oggi, infatti, che la sindaca Virginia Raggi ha firmato il provvedimento per limitare la vendita e il consumo di bevande alcoliche nelle ore serali. L’ordinanza, subito in vigore, sarà valida tutta l’estate e fino al 31 ottobre e stabilisce divieti in specifiche aree del territorio comunale.
"Come Fiepet-Confesercenti rimaniamo allibiti – ha dichiarato in una nota Claudio Pica – presidente della Fiepet Confesercenti – apprendiamo che dall’amministrazione 5 Stelle arriva l’ennesima ordinanza senza che le associazioni di categoria siano state adeguatamente e per tempo informate. Da parte del Campidoglio, infatti, non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione. Roma non può essere gestita a senso unico, quando vengono toccati temi e comparti che investono l’economia locale cittadina servirebbe del buon senso, una concertazione con gli operatori che invece non c’è stata.
‘L’ordinanza lampo’ anti-alcol difatti mette in ginocchio esercenti e piccole medie imprese della nostra città, e al tempo stesso limita i tanti giovani a vivere la Capitale. Come Fiepet prendiamo atto di avere un Comune sordo, che non ascolta le istanze delle categorie e che affossa un intero settore produttivo importante per il territorio romano".
Dello stesso avviso anche Daniele Brocchi, coordinatore Assoturismo: "L’ordinanza della Raggi – ha commentato – poteva entrare in vigore in un giorno infrasettimanale per permetterci di avvisare tutti i nostri associati e i pubblici esercizi. In questo modo, a poche ore dall’inizio della movida, molti rischiano di essere multati già da stasera, per una mancanza di informazione.
Tutti gli esercenti infatti dovrebbero obbligatoriamente esporre all’interno e all’uscita del locale, in modo visibile e leggibile, un avviso tradotto in quattro lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco) con uno schema in cui vengono indicate tutte le misure stabilite dall’ordinanza. Siamo profondamente colpiti di venire a sapere di una notizia del genere solamente dalla stampa e non da un confronto diretto con il Comune".
Confermati i ‘perimetri’ interessati dal provvedimento precedente, ovvero quelli che si ritengono più esposti al fenomeno della ‘movida’: Centro storico, comprese le banchine del Tevere e l’isola Tiberina, Rione Monti, Celio, Esquilino, Trastevere, Testaccio, Prati, San Lorenzo, Ponte Milvio, Eur, Ostia.
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