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Roma firma il Manifesto contro il gioco d’azzardo

600 Comuni italiani insieme per chiedere una legge nazionale

Anche il Comune di Roma ha firmato il Manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo’, con il quale si chiede una nuova legge nazionale, "fondata sulla riduzione dell'offerta e il contenimento dell'accesso, con un'adeguata informazione e un'attività di prevenzione e cura" ma anche "leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del gioco d'azzardo, per il sostegno alle azioni degli Enti locali". Infine, i sindaci chiedono che dai Comuni giunga “parere preventivo e vincolante per l'installazione dei giochi d'azzardo”.

La carta è stata firmata in Campidoglio alla presenza del sindaco Ignazio Marino, del consigliere comunale Dario Nanni – promotore, tra l’altro, di una proposta di delibera comunale che mira a disciplinare il settore – e dei rappresentanti di varie associazioni impegnate contro le mafie e il gioco d'azzardo, come Libera, SOS impresa, Legautonomie, Terre di Mezzo, Caritas.

“Nella Capitale c'è una crescita esponenziale di sale gioco che è preoccupante. Siamo passati in poco tempo da 294 a 718 sale” – ha dichiarato il primo cittadino. “L’unica cosa pratica che ho potuto fare da sindaco – ha continuato – è stata quella di raddoppiare le spese di istruttoria per chi vuole mettere le slot machine nei locali, passando da 560 a 1.200 euro”.
 

Sono altri 600 i Comuni che, insieme a Roma, hanno aderito a questa battaglia.

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