Prima pagina » Politica » Roma. E’ partita l’offensiva, tutti contro Raggi, ma nessuno ci mette la faccia

Roma. E’ partita l’offensiva, tutti contro Raggi, ma nessuno ci mette la faccia

Chi oggi chiede alla Raggi di andarsene dovrebbe avere la decenza di presentare un’alternativa o metterci la faccia

Lo confesso: non ho votato per Virginia Raggi. Ma quando praticamente tutte le forze politiche chiedono con forza le dimissioni della prima cittadina, allora non ci sto più. Non voglio in questa sede giudicare l'operato della Sindaca, né sarei in grado di farlo. Dico solo che chi oggi chiede alla Raggi di andarsene dovrebbe avere la decenza di presentare un'alternativa o metterci la faccia, candidandosi senza indugio in prima persona. Dagli altri partiti, però, ci si limita ad alzare la voce.

Nulla di più, salvo poi darsela a gambe levate quando c'è da competere in campagna elettorale. E' accaduto con il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che nemmeno sotto tortura farebbe un passo del genere. Per non parlare della Meloni che sì, una volta ha partecipato all'agone elettorale ma senza troppa convinzione, sperando sotto sotto di perdere. 

Amministrare una città come Roma non è facile. Quasi tutti hanno fallito. Proprio perché il compito era complicato che all'indomani della vittoria di Virginia tutto il M5s doveva far quadrato intorno alla sua Sindaca. Cosa che non è accaduta. Da Grillo e da Casaleggio nessun aiuto. La Raggi si è ritrovata da sola, senza gli uomini giusti che la potessero sostenere nei punti chiavi.

Parliamo del capo di Gabinetto, tanto per fare un esempio, o del capo segreteria o del segretario generale. Posizioni indispensabili per pensare di amministrare una città, senza le quali non si cava un ragno dal buco. La verità è che se i dirigenti comunali ti si mettono contro, il sindaco non muove paglia. Tant'è che ci si è dovuti affidare a Raffaele Marra. Con le conseguenze che conosciamo. 

Per quel che mi riguarda, illustre sindaca, nonostante la città abbia più di qualche difficoltà evidente, io non le chiederò di dimettersi ma di andare avanti con più coraggio e tenacia di prima. E alla fine saranno i romani che la giudicheranno. Nessun altro. 

LEGGI ANCHE:

Sfratto al Cinema Palazzo. Ma la questione è politica, non giudiziaria

Roma. Ecco "Print", Piano di riqualificazione di Pietralata: le prime 14 opere

Roma, incontro lavoratrici Multiservizi – Raggi: a noi tagliato 30% stipendio

Lascia un commento