Roma Castel Sant’Angelo, il Fossato e i Giardini della Mole Adriana tornano a vivere
I percorsi pedonali lungo i rampari sono ora completamente accessibili, rivestiti con ghiaia e ben integrati nel contesto storico. Una nuova area giochi da 450 mq è stata pensata per i più piccoli, accanto a un anfiteatro restaurato, con gradoni e sedute ripristinati

Fossato e Giardini di Castel Sant'Angelo riqualificati
Un restauro che guarda al Giubileo ma parla ai romani
Roma cambia pelle, e questa volta lo fa partendo da uno dei suoi luoghi più iconici, Castel Sant’Angelo, restituendo alla città un’area che per troppo tempo era stata relegata a semplice sfondo turistico. Il Fossato e i giardini della Mole Adriana sono stati ufficialmente riconsegnati ai cittadini con una cerimonia che ha visto la presenza delle massime autorità cittadine, tra cui il sindaco e commissario straordinario per il Giubileo Roberto Gualtieri, insieme a rappresentanti di Anas e del Vaticano.
Gli interventi, finanziati attraverso i fondi giubilari, sono il frutto di un progetto ampio che intreccia recupero paesaggistico, valorizzazione storica e accessibilità. A pochi mesi dal Giubileo 2025, il cuore monumentale della città si prepara ad accogliere milioni di pellegrini e visitatori, ma senza dimenticare i cittadini.
Il Fossato: una nuova funzione per uno spazio dimenticato
Una delle novità più significative riguarda il Fossato di Castel Sant’Angelo, storicamente chiuso e inaccessibile, oggi trasformato in un giardino archeologico. L’area, che si estende sotto piazza Pia, è stata completamente riqualificata grazie all’intervento di Anas, che ha lavorato in sinergia con il Comune.
I lavori hanno portato alla luce importanti reperti – tra cui una fullonica e parte di un portico di età caligoliana – che, come ha spiegato il sindaco Gualtieri, saranno valorizzati direttamente sul posto, creando un nuovo punto di interesse culturale all’aperto.
La sistemazione del fossato ha previsto la realizzazione di una superficie ghiaiata, nuove panchine, aiuole fiorite e persino un roseto. Elementi che non solo rendono lo spazio fruibile, ma lo integrano armonicamente con l’impianto storico dei bastioni. Un recupero che unisce funzionalità e bellezza, e che restituisce centralità a un luogo che era diventato una “zona d’ombra” ai margini della frenesia urbana.

I giardini della Mole Adriana: un polmone verde ritrovato
Parallelamente, il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale ha completato la riqualificazione dei giardini della Mole Adriana, un tempo trascurati, ora restituiti alla città come spazio verde rigenerato e multifunzionale. Sono state messe a dimora 90 piante di leccio, create nuove siepi e ampie aree prative, con oltre 4.400 mq di verde rinnovato solo nella zona di piazza d’Armi.
Ma non è solo il verde ad essere stato rinnovato: i percorsi pedonali lungo i rampari sono ora completamente accessibili, rivestiti con ghiaia e ben integrati nel contesto storico. Una nuova area giochi da 450 mq è stata pensata per i più piccoli, accanto a un anfiteatro restaurato, con gradoni e sedute ripristinati.
L’idea è quella di coniugare svago, cultura e natura, offrendo ai visitatori e ai residenti uno spazio in cui passeggiare, assistere a eventi, o semplicemente prendersi una pausa in un contesto denso di storia.
Un progetto tra bellezza e funzione urbana
A margine dell’inaugurazione, l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi ha sottolineato come il progetto non sia solo estetico: le nuove alberature, oltre a restituire identità paesaggistica, assolvono funzioni ecosistemiche fondamentali, trattenendo acqua e prevenendo il rischio di smottamenti.
Un aspetto spesso trascurato nei progetti urbani, ma centrale in una città come Roma, dove il verde ha anche un ruolo strutturale nel contenere gli effetti del cambiamento climatico.
La passeggiata che collega i giardini a piazza Pia e a via Ottaviano è stata completamente ripensata, migliorando la connessione pedonale tra Vaticano, Tevere e Prati. Si tratta, quindi, anche di un intervento infrastrutturale leggero ma strategico, capace di aumentare l’abitabilità e l’accessibilità del centro storico, senza comprometterne l’identità.
Castel Sant’Angelo, un dialogo tra passato e presente
Il valore di questo intervento non risiede solo nella sua riuscita tecnica o nel suo impatto visivo. Sta nel suo significato culturale: recuperare il fossato e i giardini della Mole Adriana significa restituire un pezzo di città ai cittadini, creare un nuovo equilibrio tra monumentalità e quotidianità. È un passo simbolico e concreto verso una Roma più vivibile, accogliente e consapevole del proprio patrimonio.
Le parole del sindaco Gualtieri, che ha osservato “i bambini giocare come collaudatori del progetto”, riassumono bene il senso di questa riqualificazione: una città che si riappropria dei suoi spazi, e che inizia a guardarsi non solo con gli occhi dei turisti, ma con quelli di chi la abita ogni giorno.