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Roma, Camera di Commercio: la Capitale come un piccolo Stato

Il presidente Lorenzo Tagliavanti: la città merita di essere dotata di poteri adeguati a gestirne dimensione e complessità

Roma, opportunità o palla al piede? Ogni sindaco che si rispetti, da decenni a questa parte, ha provato a chiedere al Governo poteri speciali per la Capitale. Tradotto: più soldi. A insistere su questo tema anche la Camera di Commercio. 

"Per Roma servono poteri adeguati per gestirne la complessità. Nel 2017 pensiamo solo che nel 2017 ha ospitato 89 visite di Capi di Stato e di Governo e 1885 tra manifestazioni nazionali e regionali. Roma è inoltre la terza città del mondo dopo Ginevra e New York per rappresentanze Onu”. È l’appello lanciato dal presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti presentando la ricerca su “Roma 2030. Scenari di sviluppo nel prossimo decennio”.

“Roma – ha sottolineato alla presenza del Presidente Sergio Mattarella – necessita di contare su un assetto istituzionale adeguato alle sue funzioni. Merita di essere dotata di poteri adeguati a gestirne dimensione e complessità, in linea con quanto già avviene in tutte le grandi capitali europee, che beneficiano da tempo di una legislazione e di uno status speciale”.

Allo stato attuale, ha aggiunto “ritengo che Roma regione metropolitana sia la proposta più convincente fra quelle presenti nel dibattito in corso”. Per questo “in rappresentanza del mondo produttivo abbiamo, in tempi recenti, espresso l’auspicio che venisse attivata una funzione permanente istitutiva dei rapporti del Governo con la sua Capitale. Roma necessita di contare su un assetto istituzionale adeguato alle sue funzioni”.

 

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