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Roma, Calenda: Raggi? Alle riunioni come una turista per caso

“Guarda le cose e dice questo sì, questo forse, questo vediamo e comunque dateci più soldi. E’ inaccettabile. Il Comune di Roma a questo tavolo sembra uno spettatore assente”

"Raggi al tavolo? Una turista per caso. Noi e la Regione pronti ad andare avanti da soli per Roma". Questo in sintesi il giudizio del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda in un'intervista rilasciata al Messaggero sul tavolo per Roma. Un lavoro per il quale, comunque, afferma ancora Calenda "è valsa la pena: abbiamo costruito un metodo di lavoro nuovo, abbiamo scelto i progetti su cui puntare con gli attori pubblici e privati. E ci sono cose che potranno essere fatte subito altre, invece, che richiederanno più tempo ma che potrebbero contribuire a dare una missione alla città".

Ma tutto questo lavoro, segnala ancora il ministro "è stato fatto in gran parte da Mise e Regione con i sindacati e le associazioni. Il Comune di Roma, invece, a questo tavolo sembra uno spettatore assente". Il problema infatti è che in quelle attività che vanno fatte perché i progetti vedano la luce "il contributo del Comune di Roma è zero".

E Calenda attacca ancora: "quello di cui mi sono stancato è di aver messo a lavorare venti persone del mio staff con una sindaca che viene alle riunioni come se fosse una turista per caso. Guarda le cose e dice questo sì, questo forse, questo vediamo e comunque dateci più soldi. E' inaccettabile". Calenda si dice comunque disponibile a proseguire: "Andremo avanti con o senza la Raggi. Del resto se questo è l'atteggiamento è esattamente la stessa cosa", conclude il ministro.

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