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Rocca Cencia, funerale e bara contro l’impianto rifiuti, i cittadini: ” Bonificateci”

Il gesto, immortalato in un video condiviso dai comitati di quartiere, ha suscitato reazioni contrastanti, tra proteste legittime e minacce

Proteste cittadini di Rocca Cencia_ foto da Facebook Comitato di quartiere Colle del Sole (19 novembre 2024)

Proteste cittadini di Rocca Cencia_ foto da Facebook Comitato di quartiere Colle del Sole (19 novembre 2024)

Una bara a simboleggiare il “funerale di un territorio”: è questa l’azione dimostrativa messa in scena dai residenti del VI Municipio per denunciare la situazione dell’impianto di rifiuti di Rocca Cencia. Il gesto, immortalato in un video condiviso dai comitati di quartiere, ha suscitato reazioni contrastanti, tra chi lo considera una legittima protesta e chi lo interpreta come una minaccia.

L’ipotesi di un incremento di 400 tonnellate

La mobilitazione nasce dalla preoccupazione che l’impianto di Rocca Cencia possa trasformarsi in una vera e propria discarica con l’avvicinarsi del Giubileo. Durante una recente visita alla struttura è stata individuata una nuova area che, secondo i cittadini, potrebbe essere destinata a contenere un maggiore quantitativo di rifiuti. I timori sono accentuati dall’ipotesi di un incremento di 400 tonnellate di rifiuti giornalieri.

Attendiamo un segnale concreto dalle amministrazioni – ha dichiarato il Comitato di quartiere di Colle del Solementre il nostro territorio continua a subire il peso di un impianto fuori norma, che inquina e mette a rischio la salute dei residenti.

L’indignazione della politica

Di fronte al gesto simbolico, l’assessora al Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, e il presidente di Ama, Bruno Manzi, hanno preso una posizione netta. Alfonsi ha condannato l’azione: “Una protesta con bara e campane a morto supera i limiti della legittima manifestazione e rischia di alimentare inutilmente la tensione su una vicenda complessa. Il dialogo con i cittadini non è mai mancato, e Ama ha già programmato investimenti per ridurre i disagi causati dall’impianto.

Manzi, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza dei lavoratori: “Ama continuerà a impegnarsi nel miglioramento dei servizi, ma rigetta ogni forma di intimidazione. Esprimiamo piena solidarietà ai responsabili della struttura e ai nostri dipendenti.

Nonostante le rassicurazioni, i residenti del VI Municipio mantengono alta l’attenzione. Denunciano il rischio che l’impianto diventi una “zona franca” e chiedono interventi rapidi per garantire la salubrità dell’area e la tutela della salute pubblica.