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Ristorante “Il Pino” a Praiano, una sosta obbligata nella Divina costiera

Arrivati al Pino, a Praiano, ad accoglierci il titolare, Simone, amalfitano di origine che da qualche anno ha la gestione del ristorante

Praiano, il Pino

Riso ai crostacei

A Praiano, tra Sorrento e Amalfi c’è una sosta da non perdere. Al ristorante “Il Pino” soddisfazione gourmet per il palato e ristoro per lo sguardo che si distende fino a Capri. Tra le tante perle che il territorio italiano ci riserva, la Costiera Sorrentina e Amalfitana è sicuramente una delle più apprezzate e ricche di quei paesaggi, sapori e profumi che difficilmente si dimenticano.

Per recarsi da Sorrento ad Amalfi ci si avventura lungo la statale Amalfitana (SS 163) una delle strade più belle, panoramiche ed emozionanti d’Italia. Circa 50 km da percorrere ad andatura rigorosamente comoda, sia per ragioni di sicurezza che per godersi gli splendidi scenari. Panorami che si aprono sulla destra (in questo senso di marcia), mentre sulla sinistra la montagna sembra, in più punti, chiudersi sulla strada al nostro al passaggio.

Praiano, il Pino è a picco sul mare

Lo stomaco che rimane sospeso, con le ruote che sfiorano i margini della carreggiata a picco sull’azzurro intenso di quel mare. Squarciato dal verde lussureggiante delle insenature della costa e illuminato da un sole, giallo come gli inconfondibili agrumi del posto. Un sole che sembra splendere forzatamente su quei luoghi, per qualche sortilegio appena percepito. Come se non fosse possibile rinunciare ad illuminare, così intensamente, tanta bellezza.

Superata Positano, la città verticale (o per i più mondani la Montecarlo italiana), meta prediletta di villeggiatura fin dall’Impero romano, e prima di arrivare ad Amalfi e proseguire per la splendida Ravello (con le sue incantevoli ville monumentali), ancor prima di scavallare lo scoglio dell’Isca, c’è un posto che, oltre a giustificare la sosta, meriterebbe anche una deviazione che, però, non è affatto necessaria.

La splendida vista sui Faraglioni di Capri

Posizionato proprio sulla statale, a picco sullo splendido mare della Costiera, con un parcheggio convenzionato poco più avanti (e si badi bene non è un dettaglio in questi posti magnifici dove la comodità, però, è merce rara), si trova il ristoranteIl Pino, scoperto per caso, condotti un po’ dall’acquolina, dovuta all’orario ed ai profumi nell’aria, ed un po’ dall’esigenza crescente di poter fissare nella mente, con calma, quei paesaggi troppo fuggevoli agli occhi di chi è alla guida.

Scesi pochi gradini, sulla sinistra il locale ci accoglie, avvolto nella tranquillità, con colori chiari e luminosi, la scelta di un arredamento elegante, senza eccessi, di un moderno rispettosamente marinaro, appare come un piatto che esalta la portata principale: la splendida vista sui Faraglioni di Capri che spiccano in lontananza sul turchese, intenso, delle acque.

L’entree accogliente del ristorante

Ad accoglierci il titolare, Simone (amalfitano di origine con lo sguardo spalancato al panorama nazionale) che ha preso in mano la gestione del ristorante da qualche anno, dando subito un’impronta di come intende la ristorazione: sobria eleganza, cura dei dettagli, valorizzazione delle materie prime ed una predisposizione particolare alla realizzazione di eventi ad hoc, anche di piccole dimensioni ma con un elevato target qualitativo.

Dopo una gustosa entrée (una mini sfogliatella salata, su crema di porro e patate) offerto dalla casa, proseguiamo con un’insalata di polpo e patate deliziosa, che lascia poi la scena a dei ravioli di cernia in salsa di datterino giallo e frutti di mare.

Seguiti da un risotto mantecato con zucca grigliata e crostacei. Due piatti che spiccano non solo per i giusti abbinamenti che esaltano, rispettandoli, i sapori del mare ma anche per un’apprezzabile mise en place. Degna di categorie superiori.

Il tutto annaffiato da un apprezzabile calice autoctono di Furore Doc, Marisa Cuomo. Concludiamo il pasto con dolcezza e con una “Delizia”.

Dolce tipico della Costiera e perla della pasticceria Sorrentina, di giovane creazione rispetto ai più blasonati e risalenti babà e caprese. Seguito poi da un sorbetto al limone che sprigiona tutta l’intensità dell’agrume principe della zona.

La cordialità e professionalità di Simone e la gentilezza del giovane cameriere Ivan, ci consentono di soffermarci ancora. E aggiungono quel tocco di familiarità e rilassatezza che si sposa bene con il contesto del locale. Qui respiri in maniera tangibile alcune delle più apprezzabili caratteristiche del luogo, un mix di sapori e panorami. La soddisfazione del palato e della vista ma anche la capacità di godere a pieno del tempo in relax.

Entrambi beni preziosi per chi vuole staccare dallo stress e dal caos di cui la anche Costiera non è purtroppo esente. Al punto che quella che doveva essere una semplice sosta nel tragitto da Sorrento ad Amalfi, diventa di per sé un graditissimo ricordo. Un’esperienza da fissare nella mente per chi c’è stato e auspica di tornarci ed una tappa obbligata per chi si troverà a percorrere la statale. Perché non c’è modo migliore per apprezzare il viaggio che quello di soffermarsi e vivere in tranquillità le perle che possiamo raccogliere durante il tragitto.

Marco Tocci

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