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Rifiuti, stadio Roma, ticket per il GRA: ne parliamo con Alemanno

Intervista all’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno ad un anno dall’elezione di Ignazio Marino

Abbiamo incontrato l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno ad Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia-AN che si sta svolgendo in questi giorni sull'Isola Tiberina, e gli abbiamo posto qualche domanda sui temi più caldi per la città di Roma. 

Dopo un anno che l'ha lasciata come trova Roma?
Mi sembra che ci sia un degrado crescente, Marino è molto bravo a fare il rigorista nei confronti di chi paga le tasse e invece è debole sui nomadi e sulla sicurezza. Dal punto di vista della sicurezza Marino non fa niente, Roma è invasa da nomadi, immigrati e degrado.

La legge di competitività del 2014 conferisce al sindaco Marino e al presidente Zingaretti il potere di requisire gli impianti di Cerroni. L'emergenza rifiuti può trovare finalmente una soluzione?
Gli impianti di Cerroni a Malagrotta sono impianti di trasformazione, manca quindi il punto di arrivo finale dei rifiuti e Zingaretti non sta dando nessuna indicazione in merito. La colpa quindi non è di Marino, ma di Zingaretti che prima come presidente della Provincia e poi come presidente della Regione non ha dato nessuna risposta al problema dei rifiuti a Roma. L'emergenza non è archiviata ma riscoppierà purtroppo di nuovo in autunno.

Le piace il progetto dello stadio a Tor di Valle?
È un progetto cominciato con la nostra amministrazione, ora però servono delle certezze rispetto alle infrastrutture e sul conto economico. Non si possono fare speculazioni per uno stadio.

Il ticket per l'anello ferroviario aiuterà davvero la mobilità o sarà l'ennesima tassa per i romani?
Il ticket è previsto riguardo buona parte della città all'interno del Raccordo Anulare, nel Piano della Mobilità che ha presentato l'assessore Improta in Giunta Comunale, quando arriverà in Assemblea Capitolina faremo battaglia. Siamo all'assurdo, una nuova tassa nei confronti dei romani, che vengono così espropriati. Solo chi se lo potrà permettere potrà entrare in città. Certo il costo non è altissimo, ma pensiamo ai pendolari, alle persone che vengono ogni giorno a Roma che avranno un nuovo aggravio di tasse e noi non possiamo fare una città per ricchi, considerando che con il trasporto pubblico non si è ancora in grado di dare una risposta alle esigenze di mobilità dei romani.

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