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Rifiuti. Alemanno: “Si rischia la fine di Napoli, serve impianto”

“Roma deve aumentare al massimo la propria raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti, ma deve sempre avere un impianto di sicurezza”

"Roma sta veramente rischiando di fare la fine di Napoli ai tempi dell'emergenza rifiuti". Lo scrive oggi l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno su ''Il Tempo''.

"Non è colpa del sindaco Raggi appena insediato, ma neppure dei malfunzionamenti di Ama, della corruzione, o del ritardo nella raccolta differenziata nella Capitale. La verità – aggiunge Alemanno – è che dopo la chiusura di Malagrotta, Roma non ha più gli impianti indispensabili per smaltire i suoi rifiuti in sicurezza.

Il parallelo con Napoli è sinistro: l'emergenza rifiuti all'ombra del Vesuvio cominciò quando Bassolino chiuse (giustamente) la discarica di Pianura, ma senza avere un'alternativa valida a quell'orribile impianto. Ugualmente a Roma Ignazio Marino ha chiuso (giustamente) la discarica di Malagrotta, senza però preoccuparsi della sua sostituzione".

Secondo Alemanno "Roma deve aumentare al massimo la propria raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti, ma deve sempre avere un impianto di sicurezza  – una discarica di servizio preferibilmente connessa ad un adeguato termovalorizzatore  – dove scaricare i residui delle lavorazioni e, in caso di crisi, i rifiuti opportunamente trattati (l'Unione europea non vieta le discariche, ma solo il conferimento in esse di rifiuti non trattati)".

L'ex sindaco punta infine l'indice contro la "Regione Lazio che per legge ha il compito di approvare il Piano Rifiuti. Una speranza ci fu nel 2012 quando la Giunta Polverini approvò un piano che consentiva di trovare il sito per i rifiuti di Roma nell'ambito del territorio della Provincia. Ma da quel momento è cominciato un rimpallo delle responsabilià, che ha visto sempre protagonista Nicola Zingaretti, prima ai vertici della Provincia di Roma e poi della Regione Lazio".

"Mi auguro – conclude Alemanno – che l'emergenza venga fronteggiata (come promette il sindaco Raggi), ma per uscire definitivamente dal pericolo bisogna che il Governo nomini subito un Commissario con pieni poteri. E non il solito Prefetto, che si avventura in proposte socialmente impresentabili. La responsabilità va assunta dalla politica, nominando il presidente Zingaretti o, in subordine, il sindaco Raggi".

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