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Riccardo Muti lascia, l’Opera di Roma perde il suo grande maestro

Il maestro Muti ha rinunciato alla direzione di Aida e Le nozze di Figaro perché “non ci sono le condizioni”

Il maestro Riccardo Muti, direttore artistico onorario del Teatro dell’Opera di Roma, in una lettera al sovrintendente Carlo Fuortes ha comunicato di voler rinunciare alla direzione delle opere ‘Aida’ e ‘Nozze di Figaro’, già in cartellone per la prossima stagione, in quanto “non ci sono le condizioni per garantire la serenità necessaria”.

Il ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, ha subito risposto al gesto del maestro Muti, affermando che nella sua vita ha “conosciuto poche persone che amano profondamente il proprio Paese” come il direttore, per poi aggiungere di aver compreso “con profonda amarezza” le ragioni “che lo hanno portato alla scelta, dolorosa per lui e per tutti, di interrompere il rapporto con l'Opera di Roma”.

“Le dimissioni del maestro Riccardo Muti dispiacciono e colpiscono – fa sapere anche l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Giovanna Marinelli, che ringrazia Muti – per lo straordinario lavoro svolto in questi ultimi sei anni, per il rilancio e i brillanti successi artisti dell'Opera di Roma. Credo che l'unica risposta per le Istituzioni sia quella di dare sicurezza e solidità al Teatro che sta uscendo da anni di dissesti e di bilanci in rosso che l'hanno portato sulla soglia della liquidazione”.

“All'Opera – aggiunge Marinelli – serve stabilità e un grande lavoro mirato alla qualità e a far crescere il pubblico già così appassionato della lirica e della danza. A queste condizioni si può ricostruire il rapporto col maestro Muti e puntare al suo ritorno” – sottolineando come – “il piano di rilancio c'è, come c'è l'aggancio alla legge Bray che permette di guardare al futuro con certezze economiche e con progetti di lungo respiro”.

Insomma – come ha dichiarato anche il capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio, Alessandro Onorato – "le dimissioni del maestro Muti sono una grave perdita per Roma". E tuttavia resta inspiegabile come "il sindaco Marino, il ministro Franceschini e l'intera maggioranza si dicano addolorati ma non siano riusciti concretamente a fare nulla per evitarle. Una pessima figura per la nostra città".

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