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Reportage al campo Rom La Rustica di Roma

La denuncia dell’Associazione 21 Luglio: “Non è stato fatto nulla”

Due notti fa l’incendio che ha coinvolto due stanze al secondo piano del centro di accoglienza in via Amarilli, a La Rustica, periferia est di Roma. Questa mattina momenti di tensione tra i vigili urbani e alcuni dei nomadi rimasti fuori la struttura dopo il rogo. E ora, in 125, restano tutti per strada in attesa di una destinazione. Tra loro una sessantina di minori, persone dializzate e due donne incinte.

“Ad oggi l’amministrazione ancora non ha saputo offrire una sistemazione adeguata se non la divisione delle famiglie che chiaramente è stata rifiutata dalle persone – accusa Carlo Stasolla, responsabile dell’Associazione 21 Luglio, in un videoreportage realizzato dall’agenzia DIRE – La sistemazione proposta nell’immediato dall’amministrazione è stata infatti quella di trasferire i minori e le madri in alcune case famiglia, lasciando i padri per strada in attesa di una sistemazione definitiva. Gli inquilini del centro hanno rifiutato per paura che la situazione ‘temporanea’ potesse trasformarsi, una volta accettata, in una situazione definitiva”. 

Molti degli inquilini del centro accettarono nel luglio del 2010 di lasciare il centro Casilino 900 per trasferirsi ‘temporaneamente’ nel centro a La Rustica, con la promessa che entro 4 mesi avrebbero avuto una sistemazione definitiva. Lo racconta anche una delle abitanti del centro mostrando il documento della dichiarazione di impegno che firmarono ai tempi dell’amministrazione Alemanno: “Questo documento l’hanno firmato Alemanno e il prefetto Pecoraro, si impegnavano ad aiutarci, a darci le case dopo quattro o sei mesi, ma oggi a sei anni di distanza nessuno ci ha aiutato”. 

“La gestione di questa emergenza – continua Stasolla – è l’ennesima dimostrazione di come la mancanza di una politica sociale dell’amministrazione Marino, nei confronti dei rom, porti a trasformare qualsiasi fatto al di fuori dell’ordinario in un fatto emergenziale”. Nonostante ieri sia giunto al centro l’assessore alle Politiche sociali Francesca Danese ancora non è stata trovata una sistemazione, come conferma anche Stasolla: “Ieri è venuto l’assessore Danese, oggi si è presentato il caposegreteria, ma non hanno saputo offrire una soluzione adeguata, c’è una presenza costante delle forze dell’ordine, una presenza abbastanza massiccia e invasiva e le persone non sanno cosa ne sarà di loro. Faccio presente che questa struttura è gestita da ‘La casa della solidarietà’, un consorzio che solo per i rom ha ricevuto nel 2014 più di 4 milioni di euro da parte dell’amministrazione comunale e come la struttura sia priva di alcuni dei requisiti fondamentali previsti dalla legge regionale sulle strutture socio assistenziali nella Regione Lazio”.

Una situazione che sta creando notevoli tensioni, come dimostrano i fatti di questa mattina.

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