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Sicurezza, a Roma arrivano i militari

Oltre all’operazione Strade Sicure, altri 500 militari verranno dislocati nella capitale entro Pasqua

Le sfide che Roma dovrà fronteggiare nei prossimi mesi in materia di sicurezza sono davvero rilevanti e l'allerta contro il terrorismo è alta: i drammatici eventi di Parigi, oltre alle stragi di Tunisi e Sana'a delle scorse settimane, hanno dimostrato, se mai ce ne fosse ulteriore bisogno, come sia velleitario ed irresponsabile abbassare la guardia.

In più la polveriera libica e l'adesione di alcune milizie locali allo stato islamico hanno concretizzato la presenza di questo pericoloso morbo a poche centinaia di chilometri dalle nostre coste. Per non parlare dell'ormai noto fenomeno dei foreign fighters, solitamente immigrati di seconda generazione che lasciano l'Europa per combattere nei teatri di crisi dalla parte degli islamisti radicali.

In questo clima esplosivo, l'annuncio del Giubileo ha evidenziato la necessità di presidiare maggiormente il territorio e di vigilare sugli elementi sensibili. Proprio per questo erano stati richiesti al Viminale un maggior numero di uomini per la protezione della città. Le richieste avevano ottenuto il via libera dal ministro Alfano che aveva promesso l'invio di altri 500 uomini.

I primi militari – come registra Il Messaggero nell'edizione cartacea di oggi – sono già arrivati ed entro Pasqua raggiungeranno quota 500. A essi vanno ovviamente aggiunti i soldati impegnati nell'operazione "Strade Sicure", che vede i nostri soldati e le forze dell'ordine presidiare elementi sensibili della città.

I rinforzi richiesti dal prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro (che da domani andrà in pensione e sulla cui successione si sta discutendo in questi giorni) vigileranno sulle stazioni delle metropolitane, sugli edifici religiosi, sui monumenti della capitale e su tutti gli obiettivi a rischio, contribuendo al controllo capillare della città.

*Foto di archivio

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