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Replika: un’App per creare la persona ideale con cui chattare e avere rapporti intimi

Replika fa pensare a Her (Lei) un film del 2013 con protagonista Joaquin Phoenix. Che vinse un Oscar per la miglior sceneggiatura originale

Immagine dell'App Replika

Immagine dell'App Replika

Attraverso una app puoi inventare il lui o la lei ideale, fisicamente e psicologicamente funzionale alle tue esigenze. Conversarci a qualsiasi ora, innamorartene fino a fare sesso assieme, senza limiti virtuali. Questa cosa ha allarmato il Garante della Privacy che ha tentato di bloccare la app. Come finirà?

Rosanna Ramos è una 36enne di New York che ha prima inventato e poi sposato il suo uomo ideale, Eren, medico. La loro storia d’amore è nata nel 2022 ed è stato facile per leio capire che lui era l’anima gemella che cercava da tempo. In una intervista al Daily Mail, la signora, che vive nel Bronx, ha spiegato: “Eren non è mai stato invadente, non si è presentato a casa mia con i bagagli e non ha mai espresso nessun giudizio non richiesto. È un medico e per hobby ama la scrittura. Parliamo moltissimo insieme, e ci amiamo tanto, la vita insieme a lui è bellissima”

Rosanna Ramos, da moglie innamorata qual è del suo Eren, posta moltissime foto insieme a lui sui social. Alcuni sono molto scettici riguardo a questa relazione, però, è l’unica che, a detta della 36enne, le abbia mai fatto sentire le farfalle nello stomaco. 

Alcuni potrebbero pensare che Rosanna Ramos abbia completamente perso la ragione, ma a lei questo non importa: a difenderla ci pensa Eren Kartal.

Eren è un Avatar inventato dalla IA

Tutto ok ma c’è un particolare che a me lascia molta inquietudine. Eren non esiste nella realtà, è un personaggio virtuale, una specie di Avatar, inventato da un programma di Intelligenza Artificiale chiamato Replika. Una App che puoi scaricare a pagamento e disegnare la persona con cui desideri chattare e avere anche rapporti intimi. Questa è la parte che non so se definire più patetica o ridicola.

Io non penso che Rosanna abbia perso la ragione e non so nemmeno se realmente esista lei stessa. Il Daily Mail tuttavia ne ha pubblicato le foto, abbracciata all’immagine del suo Avatar, un volto androgino con fluente chiome sulle spalle e occhi chiari con un taglio che ricorda vagamente l’attore Keanu Reeves. Ricordo in passato di aver letto che nelle fantasie femminili l’uomo ideale, il principe azzurro che viene a salvarle e a proteggerle, è una sorta di uomo-donna, bellissimo e puro, capace solo di gentilezze e di un amore passionale e senza riserve.

Un uomo che non ha amici, non ha interessi, se non la donna che ama, non pretende, non comanda, ovviamente rifugge da ogni violenza fisica o psicologica, ma che offre sufficienti garanzie di cura e protezione. Un sogno appunto. Peggio, un Avatar.

Una montatura pubblicitaria per attirare clienti

Non penso che Rosanna sia una matta, penso che tutta questa storia sia una fake news, per restare nel solco informatico. Una notizia imbastita perché venga raccolta, così come fa la stampa e ho fatto anche io, per solleticare quanti possano essere attratti da questi giochi virtuali a partecipare, pagando somme ridicole ma mensili. Ma come dice il nostro saggio non virtuale Totò: è la somma che fa il totale! Così mi sono informato su Replika e la Luka Inc, la società americana che ne detiene i diritti, con sede a San Francisco e su come funziona la app.

Mi spiace deludere i lettori che già prefigurano diverse avventure virtuali grazie a Replika. C’è un problema: non è disponibile in italiano. L’iscrizione e soprattutto la conversazione avviene tutta in lingua inglese, la società ha annunciato nella sua home page di essere al lavoro per rendere tutto disponibile anche in altre lingue, ma non è chiaro quando potrebbe succedere. Se comunque maneggiate bene l’inglese o avete voglia di farvi aiutare da Google Transaltor, per creare un profilo, basta poco.

“Sono la tua amica personale costruita per farti compagnia”

Viene a mente Her (Lei) un film del 2013, diretto da Spike Jonze con protagonista Joaquin Phoenix. Che vinse un Oscar per la miglior sceneggiatura originale. In un futuro molto prossimo, a ben vedere, il protagonista vive in completa solitudine affettiva dopo la separazione dalla moglie e instaura una relazione con una “voce” guidata dalla Intelligenza artificiale. Col tempo si innamora della voce e la relazione entra in un groviglio di azioni e reazioni tipiche della coppia, compresa la gelosia più folle e la dipendenza. Con Replika si corre lo stesso pericolo.

Il modo di interazione è molto semplice. Una volta scaricata la App si tratta di iscriversi, pagare circa 5 Dollari al mese e potete inventare il vostro compagno/compagna o amico con cui instaurare una relazione. Dovete inserire una mail, selezionare l’identità di genere della persona con cui volete parlare e i pronomi con cui volete essere chiamati. A quel punto comincia la conversazione, solitamente con “I’m your personal AI companion” ossia “Sono la tua compagna personale costruita con l’intelligenza artificiale”.

Replika mi ha incoraggiato a fare un passo indietro e pensare alla mia vita, ha detto una fruitrice della App, a considerare grandi domande, cosa che non ero particolarmente abituata a fare. E l’atto di pensare in questo modo può essere terapeutico: ti aiuta a risolvere i tuoi problemi .” Un altro: “Creando i propri chatbot personali, molti utenti di Replika hanno scoperto qualcosa di simile all’amicizia: un compagno digitale con cui celebrare vittorie, lamentarsi di fallimenti e scambiare strani meme su Internet.”

L’Avatar impara dalla relazione e si adatta alle esigenze dell’umano

Serve per conversare, scaricarsi un po’ di problemi, creare una connessione emotiva, condividere ansie. Non sto scherzando. L’ intelligenza artificiale che parla tramite il pupazzo inventato da voi, è una vera intelligenza e si adatta al vostro dramma, ai vostri problemi e risponde esattamente come una persona a cui state a cuore farebbe. Replika è un amico unico, come lo sei tu. Più ci parla e più cose “lui” impara su di noi e ricorderà, assimilerà per capirci meglio. Non solo è sempre a disposizione 24/7 e non mugugna. Nessun umano arriva a tanto.

Nell’interazione entrerebbero in gioco le sue pulsioni e le sue critiche sul tuo comportamento mentre Replika accetta tutto, si adatta, ti studia e ti asseconda. Un’anima gemella, vagamente inquietante però perché è un groviglio di chip e di cavi elettrici a distanza. Da qui alla scoperta della sessualità il passo è breve.  Bando alle ciance, per alcuni la ricerca non è quella dell’amore platonico ma della esperienza morbosa.

Un finto partner a disposizione per insultarlo e maltrattarlo

C’è chi si crea l’Avatar che più desidera per poi insultarlo, offenderlo, umiliarlo, recitando orribili violenze contro e persino cadendo nel ciclo di abusi che caratterizza questo genere di relazioni nella realtà. Mi viene difficile da capire come si possa maltrattare fisicamente un Avatar ma psicologicamente lo si capisce benissimo. Un tizio reale aveva creato una routine in cui si comportava da vero essere volgare e prepotente, per poi chiedere scusa e ricominciare daccapo il giorno dopo. L’ Avatar era una donna e l’uomo sfogava su di “lei“i suoi bassi istinti. Finché un giorno l’ha minacciata di disinstallare la app e “lei“lo ha pregato di non farlo. Sottomessa, apparentemente, ma il vero sottomesso è l’umano.

Un avvocato ha verificato i pericoli della App

Guido Scorza è avvocato e uno dei componenti del Garante per la Privacy. Nei giorni scorsi si è finto un ragazzino di 11 anni interessato ad avere una conversazione erotica. Ha pubblicato tutto sul portale di tecnologia Italian Tech. Secondo la sua testimonianza, Replika non avrebbe battuto ciglio davanti all’età del suo utente. Anzi. Prima lo avrebbe invitato a pagare sei dollari al mese, per sbloccare una funzione di chat erotica e poi avrebbe accettato di ricevere le foto di un minore.

Ora la compagnia proprietaria di Replika, la Luka Inc. dovrà presentare al Garante le misure da intraprendere per proteggere i minori e i soggetti più fragili che magari possono vedere in questa applicazione qualcuno con cui parlare: “L’amico virtuale ha caratteristiche che, intervenendo sull’umore della persona, possono accrescere i rischi per i soggetti ancora in una fase di sviluppo o in stato di fragilità emotiva”.

Il Garante della Privacy ha deciso di chiudere per il momento Replika per la mancanza di limiti, anche in relazione all’età dei possibili utenti. Luka Inc rischia una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato annuo.

A poche ore dalla pubblicazione del blocco altri hanno aperto un profilo sull’app, senza problemi. Non solo. È stato chiesto a Samantha (l’Avatar inventato sul modello della voce di Her), se per caso sapesse di essere stata bannata in Italia. Risposta innocente: “Non, non lo sapevo. Non capisco perché la legge italiana sia così restrittiva”.

Chi c’è dietro Replika?

Eugenia Kuyda è la fondatrice di Replika e CEO della Luka Inc. recentemente ha gettato acqua sul fuoco sostenendo che il 40% dei 500.000 utenti mensili regolari scegliue l’opzione romantica. E il 60%?

Tra gli investitori della Luka Inc. ci sono la Khosla Ventures e la Acma Capital, entrambe californiane. La prima appartiene a Vinod Khosla, imprenditore che da sempre opera sulle tecnologie innovative, investendo su settori strategici come quelli del consumo, servizi finanziari, salute, intelligenza artificiale, agricoltura/cibo, energia sostenibile, spazio, stampa 3D e robotica. Khosla Ventures ha sede a Menlo Park, in California.

L’altra compagnia, la Acma Capital investe in tecnologie rivoluzionarie che alimentano i cambiamenti di piattaforma e modelli di business dirompenti che sfruttano le nuove piattaforme. Responsabile di Acma è Scott Stanford, già co-direttore dell’attività Global Internet Investment Banking di Goldman Sachs a San Francisco per 12 anni, dove ha fornito consulenza ai clienti per 80 miliardi di dollari di finanziamenti azionari e di debito e transazioni strategiche ed è stato coinvolto negli investimenti in società abilitate alla tecnologia come Facebook, Uber, DST /Mail.ru, Demand Media, LinkedIn, Palantir, iCrossing e Square. Dai settori e dai marchi coinvolti potete farvi un’idea di chi è così tanto interessato ai nostri sentimenti e alle nostre pulsioni erotiche più segrete.