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Referendum ATAC. Problemi ai seggi: votanti bloccati per errore

Lo sbaglio è stato fermare chi non aveva la tessera elettorale, che invece non serve. Protestano Radicali & C.

La cantonata è marchiana: cittadini che volevano partecipare al referendum su Atac, in corso di svolgimento da stamattina alle 8 e fino alle 20, ma che non hanno potuto farlo perché privi della tessera elettorale. In diversi seggi – ma sul numero effettivo non si ha nemmeno una stima approssimativa – i presidenti erano convinti che fosse un requisito indispensabile e si sono comportati di conseguenza. Schede rifiutate e tanti saluti.

In realtà, invece, per essere ammessi al voto basta un documento d’identità. E per puntualizzarlo il Comune aveva predisposto un avviso che lo chiarisce in maniera tanto sintetica quanto inequivocabile.

L’errore, manco a dirlo, ha fatto infuriare i promotori della consultazione. I quali, escludendo a priori che potesse trattarsi di un semplice sbaglio, hanno gridato al sabotaggio deliberato.

In una nota firmata da Riccardo Magi, Alessandro Capriccioli e Francesco Mingiardi, si lamenta il disservizio e si rimarcano ulteriori anomalie: “alcuni seggi non risultano accessibili ai disabili, altri sono stati spostati, in pressoché tutti manca un presidio delle forze dell'ordine e si riscontrano problemi anche in alcuni ospedali”. Il seguito è minaccioso: “Posto che documenteremo tutte le violazioni di cui avremo notizia, per utilizzarle già da domani in ogni sede opportuna, invitiamo l'Amministrazione a intervenire subito, già dai prossimi minuti, per evitare che si compia uno scempio senza precedenti dei diritti fondamentali dei cittadini. Ne va, letteralmente, della democrazia”.

Alle 16, tuttavia, l’affluenza era appena all’8,9 per cento. Lontanissima dal quorum necessario, e peraltro anch'esso contestato, pari a un terzo degli aventi diritto.

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