Rangers-Roma: il piede sull’acceleratore
Lo 0-2 di Ibrox restituisce una Roma in grado di gestire a piacimento una gara potenzialmente delicata: una vittoria convincente

Soulé Rangers-Roma (© AS Roma Official X Page)
In quel di Glasgow, dopo i due gravi stop interni, serviva il risultato per risalire la classifica di Europa League. Ma nello 0-2 inflitto ai Rangers Gasperini può essere soddisfatto anche dalla prestazione dei suoi.
Gestione a piacimento dei ritmi
Inizio sul piede dell’acceleratore, la partita sbloccata dopo meno di un quarto d’ora, il controllo di palla e campo nel primo tempo. Arriva il raddoppio prima dell’intervallo e nel secondo tempo calano i ritmi, aumentando il pressing prima e addormentando il pallone poi. La Roma, come di rado accaduto in questo primo scorcio gasperiniano, ha fatto 90 minuti di controllo quasi assoluto della partita e dei suoi momenti. Più facile quando si sblocca subito il punteggio, davanti a una squadra in difficoltà in campo europeo (0 punti in quattro partite di Europa League), ma per nulla scontato. I giallorossi hanno gestito al meglio il piede sull’acceleratore, abbassandolo e alzandolo a piacimento.
Dovbyk croce e delizia offensiva
Sempre con il faro puntato sul centravanti, Artem Dovbyk continua a lanciare segnali seppur non continuità. Stavolta quelli positivi sono rappresentati da numero di palloni ottenuti, molti (merito anche della squadra) e molto spesso ben controllati e smistati per i compagni. La fotografia perfetta è il gol del raddoppio: aggancio di destro su lancio di Mancini, controllo e tocco leggero d’esterno sinistro a liberare Pellegrini. L’aspetto negativo invece arriva proprio dalla cattiveria offensiva: in un paio di occasioni l’ucraino, anziché provare il tiro da posizione favorevole, ha preferito servire un compagno magari non meglio piazzato. Sintomo di un giocatore che sta mettendo insieme cose buone ma non è ancora in fiducia totale.
