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Lazio-Cagliari 2-0: Isaksen e Zaccagni rilanciano la squadra di Sarri. Olimpico in festa

La Lazio torna a vincere all’Olimpico: 2-0 al Cagliari con i gol di Isaksen e Zaccagni. Prestazione convincente e fiducia ritrovata per la squadra di Sarri

Maurizio Sarri, SS Lazio

Maurizio Sarri, SS Lazio

Dopo il pareggio opaco di Pisa e un periodo di difficoltà offensiva, la Lazio ritrova vittoria e sorrisi. Davanti ai 35.000 dell’Olimpico, la squadra di Maurizio Sarri supera 2-0 un Cagliari generoso ma troppo timido, grazie alle reti di Gustav Isaksen e Mattia Zaccagni. Una vittoria che riporta serenità in casa biancoceleste, dopo tre gare senza segnare e con l’attacco decimato dalle assenze di Castellanos e Cancellieri. Il Cagliari, in cerca di punti salvezza e a secco di successi da settembre, esce ancora una volta sconfitto ma con l’onore delle armi.

Lazio-Cagliari: il primo tempo dominato ma senza gol

L’avvio è tutto di marca biancoceleste. La coreografia in memoria di Vincenzo Paparelli scalda gli animi e la Lazio parte con il piede giusto, aggredendo subito l’area avversaria. Mattia Zaccagni, tra i più ispirati, sfiora il gol con un diagonale velenoso, mentre Adam Marusic costringe Caprile a un intervento straordinario al 31’, deviando un tiro destinato all’incrocio.

Il Cagliari di Fabio Pisacane si difende con ordine, chiudendo gli spazi centrali e affidandosi alla fisicità di Folorunsho e Adopo per arginare la manovra capitolina. Le occasioni fioccano ma la porta rossoblù resta inviolata. Zaccagni e Guendouzi cercano l’invenzione, Basic prova la conclusione da fuori, ma Caprile è una sicurezza.

I sardi, timidi e prudenti, si affacciano raramente in avanti con Esposito e Borrelli, senza però creare pericoli. Dopo 45 minuti intensi e un solo minuto di recupero, l’arbitro Sacchi manda le squadre negli spogliatoi sullo 0-0.

La svolta nella ripresa: Isaksen rompe l’incantesimo

La Lazio torna in campo con un atteggiamento più determinato. Sarri scuote la squadra e introduce forze fresche: fuori Basic, dentro Vecino per dare più equilibrio e qualità al centrocampo. Il Cagliari prova a sorprendere con un tiro improvviso di Gaetano, ma Provedel risponde con sicurezza.

Poi, al 58’, arriva la svolta: Guendouzi trova un corridoio perfetto per Isaksen, che controlla e scarica un destro potente sul primo palo. Caprile, impeccabile fino a quel momento, non può nulla. L’Olimpico esplode e la Lazio ritrova il gol dopo tre partite a digiuno.

Da quel momento il match è un monologo biancoceleste. Isaksen diventa imprendibile, Zaccagni continua a martellare sulla sinistra, mentre Guendouzi detta i tempi con lucidità. Sarri gestisce i cambi con intelligenza: dentro Pedro e Noslin per dare fiato agli attaccanti, e Luca Pellegrini per rafforzare la fascia. Il Cagliari tenta la carta Luvumbo, ma la difesa laziale, guidata da Romagnoli e Casale, non concede nulla.

Il sigillo di Zaccagni e l’Olimpico che torna a sorridere

Nel finale, quando il Cagliari sembra ormai rassegnato, arriva il capolavoro che chiude la partita. È il 91’ quando Zaccagni raccoglie una respinta al limite dell’area e lascia partire un destro violentissimo all’incrocio dei pali. Caprile si allunga ma non può evitare il 2-0 che fa esplodere ancora una volta l’Olimpico.

Il gol dell’attaccante veneto non è solo una gemma tecnica, ma il simbolo della rinascita laziale: la squadra ritrova entusiasmo, compattezza e soprattutto fiducia in sé stessa. Al triplice fischio di Sacchi, i tifosi applaudono a lungo, riconoscendo la prova di carattere dei propri beniamini.

Le parole dei protagonisti: Sarri soddisfatto, Pisacane ammette la superiorità

A fine gara, Maurizio Sarri non nasconde la soddisfazione: «Abbiamo fatto la partita che volevamo. Serviva concretezza e l’abbiamo trovata. Isaksen cresce di settimana in settimana e oggi si è sbloccato, ma tutta la squadra ha mostrato lo spirito giusto».

Fabio Pisacane, tecnico del Cagliari, riconosce invece la differenza di valori: «Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile. La Lazio ha qualità e ritmo superiori, noi dobbiamo pensare alle partite della nostra dimensione per fare punti. Caprile è stato straordinario, ma non è bastato».

Analisi tattica: pressing, ampiezza e gestione del ritmo

Dal punto di vista tattico, la Lazio ha mostrato un netto miglioramento rispetto alle ultime uscite. Il pressing alto ha costretto il Cagliari a rinunciare alla costruzione dal basso, mentre la circolazione di palla rapida tra Guendouzi e Cataldi ha permesso di creare superiorità sulle fasce. L’assenza di un centravanti puro, complice l’indisponibilità di Castellanos, ha portato Sarri a un gioco più dinamico, con continui scambi tra esterni e mezzali.

Il Cagliari, invece, ha sofferto la mancanza di profondità e la scarsa incisività offensiva. Pisacane ha cercato di tenere compatta la squadra, ma con il passare dei minuti la superiorità tecnica della Lazio è diventata evidente.

Cosa significa questa vittoria per la Lazio

Il 2-0 sul Cagliari rappresenta più di tre punti. È una vittoria che restituisce fiducia a un gruppo che sembrava appannato, soprattutto sotto porta. Il successo consente alla Lazio di restare agganciata alla zona europea e di preparare con serenità i prossimi impegni, compreso il ritorno in campo in Coppa Italia.

Per Sarri, il segnale più incoraggiante arriva da Isaksen, finalmente incisivo dopo settimane di adattamento, e da Zaccagni, tornato ai livelli della scorsa stagione. Anche la solidità difensiva — quattro partite consecutive senza subire gol — testimonia una crescita costante.

La Lazio ritrova sé stessa

La notte dell’Olimpico riconsegna ai tifosi una Lazio convincente, capace di unire estetica e concretezza. Dopo settimane di critiche e delusioni, la squadra di Sarri ritrova il sorriso, il pubblico e la fiducia nei propri mezzi. Il cammino verso l’Europa è ancora lungo, ma la sensazione è che la Lazio abbia finalmente imboccato la strada giusta.

Per il Cagliari resta la delusione, ma anche la consapevolezza che la lotta salvezza si giocherà su altri campi. A Roma, questa volta, ha vinto la qualità. E soprattutto, è tornata a vincere la Lazio.