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Putin mediatore in M.O.? Date alla pace una chance!

Lo Zar è forse l’unico in grado di trattare sia con Israele che con l’Iran: ma i “leaderini” occidentali perseverano con la narrazione anti-russa, col rischio di far scoppiare la Terza Guerra Mondiale

Vladimir Putin

Vladimir Putin (© Kremlin.ru / Wikimedia Commons)

«Sono aperto a un ruolo da mediatore» tra Israele e l’Iran per il Presidente russo Vladimir Putin. La “bomba”, per fortunata solo metaforica, l’ha lanciata qualche giorno fa, come riferisce Rai News, l’omologo americano Donald Trump. La cui suggestione, checché ne frignino i cosiddetti (altri) Grandi della Terra, è dettata da mero pragmatismo.

Vladimir Putin
Vladimir Putin (© Kremlin.ru / Wikimedia Commons)

Putin mediatore tra Israele e Iran?

Sulla proposta del tycoon «non mi pare che ci fosse questa grande disponibilità da parte di nessuno». Così, come riporta Askanews, il Premier Giorgia Meloni, aggiungendo che «affidare a una Nazione in guerra la mediazione su un’altra guerra non mi sembrerebbe proprio l’opzione migliore». E allineandosi così all’euro-diniego espresso dal Portavoce Ue per la Politica Estera Anouar El Anouni, oltre a riecheggiare la netta chiusura del numero uno francese Emmanuel Macron.

Giorgia Meloni irritata
Giorgia Meloni (© Governo.it)

Posizioni legittime, intendiamoci, anche perché non sarebbe facile giustificare il voltafaccia rispetto alla retorica triennale che vede lo Zar come l’origine di tutti i mali. E pazienza se le sue responsabilità andrebbero equamente ripartite con Joe Biden, stante che vari analisti considerano quello in Ucraina un conflitto per procura con la NATO.

Joe Biden, Trump, Bamba del mese
Joe Biden (immagine dalla sua pagina Facebook)

D’altronde, in molti – troppi – “dimenticano” pure che gli attacchi dell’IDF contro Hamas e Teheran sono stati originati, rispettivamente, da un odioso massacro e una minaccia concreta. Certificata dall’AIEA, benché il direttore Rafael Grossi abbia poi voluto sottolineare, scrive l’ANSA, che il “famoso” report non conclude esplicitamente che i pasdaran stessero «fabbricando un’arma nucleare».

Rafael Grossi
Rafael Grossi (immagine dalla sua pagina Facebook)

La precisazione, però, è piuttosto patetica perché, anche se l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica non ha usato questa esatta espressione, si tratta comunque di un’inferenza logica. Come infatti rileva il Corsera, il dossier denuncia che il Paese degli ayatollah «ha abbastanza uranio arricchito al 60% di purezza per poter realizzare nove bombe atomiche». Laddove, aggiunge l’AGI, per usi civili è sufficiente aumentare la concentrazione di U-235 a un livello compreso tra il 3 e il 5%.

Date alla pace una chance!

In questo bailamme, a oggi Putin è forse l’unico al mondo in grado di trattare con entrambi i contendenti. Con Ali Khamenei, Guida suprema dell’ex Persia, con la quale Mosca ha in essere un’alleanza strategica che, per ovvi motivi, vorrebbe restasse solo un’enunciazione di principio. E col Primo Ministro di Tel Aviv Benjamin Netanyahu, non foss’altro perché, spiega Notizie Geopolitiche, circa un sesto dei cittadini dello Stato ebraico è russofono.

Benjamin Netanyahu, guerra Israele-Hamas
Benjamin Netanyahu (immagine dalla sua pagina Facebook)

Per quanto quindi possa sembrare paradossale, come riconosce Avvenire è proprio l’inquilino del Cremlino che rappresenta la migliore chance per la pace in Medio Oriente. Peccato che i leaderini dell’Occidente perseverino ad anteporre una narrazione idealistica alla realpolitik. Anche a rischio di far scoppiare la Terza Guerra Mondiale.