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Proposta controversa: tassare celibi e nubili per incrementare la natalità

La proposta prevede una tassa aggiuntiva per i celibi e le nubili oltre una certa età, per raccogliere risorse e sostenere famiglie e natalità

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L’ultima proposta di tassare celibi e nubili arriva nel corso della trasmissione “Il fisco sereno” su Radio Radio. E’ stato Mauro D’Ambrogio, Presidente della Commissione Fiscalità locale e Federalismo fiscale dell’Ordine dei Dottori commercialisti che parlando di provvedimenti ipotizzabili nel prossimo futuro, proponeva di eliminare la tassa di successione e di tassare invece i celibi e le nubili.

Nel tentativo audace di affrontare il calo demografico ha proposto quindi di reintrodurre una misura storica ispirata da leggi simili che risalgono al 1927, ha suscitato un ampio dibattito pubblico.

Contesto Storico della tassa su celibi e nubili

Nel 1927, diversi paesi europei, preoccupati per il calo delle nascite dopo la Prima Guerra Mondiale, introdussero una tassa sui non sposati. L’obiettivo era incentivare il matrimonio e, di conseguenza, aumentare la natalità. Allora l’imposta colpiva i celibi di età compresa tra i 25 e i 65 anni, con un contributo fisso che variava a seconda dell’età e del reddito. L’importo raccolto veniva devoluto all’Opera Nazionale Maternità e Infanzia.

La proposta attuale

Con il calo delle nascite in molti paesi sviluppati, il fiscalista D’Ambrogio e alcuni politici, hanno suggerito di rivisitare questa idea. La proposta attuale prevede una tassa aggiuntiva per i celibi e le nubili oltre una certa età, con l’obiettivo di raccogliere risorse economiche per sostenere le famiglie e incoraggiare la natalità.

Reazioni pubbliche

La proposta ha scatenato un acceso dibattito. I sostenitori argomentano che le misure drastiche sono necessarie per invertire il trend demografico negativo. D’altra parte, i critici sostengono che una misura del genere è ingiusta e non tiene conto delle scelte individuali e delle moderne dinamiche sociali. Esperti legali hanno espresso preoccupazione riguardo alla fattibilità e alla moralità di questa tassa perché dubitano della sua compatibilità con i diritti individuali e le libertà personali. Vediamo come andrà a finire.