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Processo Marra. Virginia Raggi invita a evitare il raduno in suo favore

I sostenitori della sindaca si danno appuntamento per venerdì pomeriggio. Lei li ringrazia ma chiede di astenersi

Meglio aspettarla in silenzio, la sentenza di sabato prossimo nel processo che la vede accusata di falso in relazione al “caso Marra”. Virginia Raggi la pensa così e dalla Germania, dove si trova per il “Viaggio della memoria”, invita i suoi sostenitori a rinunciare alla manifestazione pubblica in suo favore che è già stata preannunciata per venerdì (alle 15.30 in piazza del Campidoglio) sotto l’egida di un inequivocabile “Sempre con Virginia”.

I motivi della cautela sono facilmente intuibili: evitare il rischio di strumentalizzazioni. Un timore che trova immediata conferma nelle dichiarazioni del deputato PD Walter Verini, che si è affrettato a paventare oscuri disegni nell’iniziativa pubblica di sostegno alla sindaca e a chiamare in causa il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Domanda (retorica, nelle intenzioni): “Si tratta di un modo per orientare la sentenza?”.

Un timore che appare francamente infondato. Primo, nessun giudice dovrebbe lasciarsi influenzare, e men che meno intimidire, da un raduno di cittadini che manifestino pacificamente. Secondo, la manifestazione è nata su FB e pare che conti appena un migliaio di adesioni: non proprio una sollevazione popolare che possa atterrire dei magistrati.

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