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Post Sassuolo-Roma: Abraham e incapacità di gestione

Un pareggio meritato per quello che si è visto, ma con il rammarico di essere stata ripresa nel finale

Il colpo di testa di Tammy Abraham in Sassuolo-Roma

Il colpo di testa di Tammy Abraham in Sassuolo-Roma

Dopo il pareggio in Sassuolo-Roma, José Mourinho si lecca le ferite con un’affermazione molto ardita. Tuttavia la verità è la squadra in quest’ultimo periodo non ha più una gestione sicura dei 90 minuti.

Momenti di difficoltà mentale, tecnica e tattica

La sfida di Reggio Emilia, al cospetto di una squadra che aveva collezionato 4 sconfitte nelle ultime 5, si presentava come una trasferta da vincere per avvicinare il secondo posto. Obiettivo fallito, tra la consapevolezza di un pareggio giusto per quanto fatto vedere in campo, ma con il rammarico di essere stata raggiunta a poco dal 90’. Al netto dell’episodio che ha deciso il derby, anche nelle scorse partite vinte è emerso chiaramente che nell’ultimo periodo la Roma è meno sicura di sé e nella gestione delle partite si vede, sia in situazione di vantaggio che di svantaggio. Ci sono momenti di confusione tattica e a tratti tecnica, che poi si ripercuotono nella mentalità. Su questo dovrà lavorare Mourinho durante la sosta per il mondiale.

Bene Abraham, ma la dichiarazione post-partita…

Se questo è l’aspetto su cui deve lavorare il tecnico portoghese, forse ne è già venuto a capo con Tammy Abraham. Negli ultimi due mesi la sola timbratura contro l’Helsinki non era sufficiente, e tra errori clamorosi (Verona) e prestazioni nel complesso deludenti (derby) l’attaccante è stato messo in discussione. La scelta di Mourinho di mettere in panchina sia lui sia Belotti per inserire Shomurodov titolare ha probabilmente pungolato l’inglese. Una volta entrato è riuscito a segnare con il colpo forse migliore di questo periodo, il colpo di testa. Vedremo se potrà riprendere un altro tipo di ruolino in zona gol.

Invece a livello di gestione degli uomini, faranno discutere a lungo le dichiarazioni nel post-partita sul “colpevole” dell’atteggiamento poco professionale. Se i rumours danno Rick Karsdorp come il destinatario del messaggio, di sicuro non è il modo più opportuno di mettere alla porta un giocatore. Vedremo gli sviluppi della vicenda: di questi tempi un anno fa, Mou mise alla porta 4 giocatori dopo la trasferta norvegese di Conference terminata 6-1, e alla fine della stagione ha portato a casa il trofeo. A posteri quindi l’ardua sentenza.