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Poliziotto ucciso a Napoli: arrestati due criminali, un terzo in fuga

I due malviventi stavano cercando di trafugare un Bancomat ma l’inseguimento è finito con l’omicidio dell’agente

La volante guidata dal poliziotto ucciso

La volante guidata dal poliziotto ucciso

Il poliziotto di 37 anni morto a Napoli dopo una tentata rapina nella notte tra il 25 e 26 aprile, potrebbe essere stato ucciso da due criminali di etnia rom.

È su questa strada che si sta muovendo l’indagine sulla drammatica morte dell’agente Pasquale Apicella.

La dinamica potrebbe essere questa: l’agente, che stava inseguendo i due rapinatori che avevano cercato di trafugare un bancomat, sarebbe stato speronato dall’automobile dei malviventi; l’inseguimento sarebbe così finito in tragedia. Il collega che era nella volante con lui ha invece riportato solo lievi ferite.

Due persone di etnia rom sono state arrestate nel campo di Giuliano, ma ci sarebbe una terza persona in fuga.

La vittima, poliziotto dal 2014 a Napoli, sposato, lascia due figli, uno di sei anni e uno di pochi mesi.

Il sindaco De Magistris ha espresso così le sue condoglianze alla famiglia del poliziotto: “Esprimo il mio più profondo cordoglio, a nome della Città, alla famiglia dell’agente scelto ucciso ed a tutti gli uomini e le donne della polizia di Stato che ogni giorno sono impegnati con professionalità e sacrificio nella prevenzione e repressione del crimine.

Al poliziotto ferito vanno gli auguri di una pronta guarigione”.

Le forze dell’ordine che hanno perso la vita in servizio nel 2019 sono cinque, da Bergamo, a Foggia, passando per Roma. Una strage di persone che lottano ogni giorno per l’ordine e la tutela delle famiglie e della fasce più indifese della società.

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