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Peste suina, torna l’allarme rosso: a rischio l’economia globale

La malattia può portare alla morte fino al 100% degli animali infetti, o l’interruzione delle catene di approvvigionamento alimentare

Allevamento di suini

La peste suina africana (PSA) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i suini domestici e selvatici, causando elevata mortalità e significativi impatti economici sulle industrie suinicole. Recentemente, l’attenzione si è nuovamente concentrata su questa malattia a causa di focolai in diverse parti del mondo, sollevando preoccupazioni sul rischio di una sua ulteriore diffusione. Questo articolo esplora le cause, le implicazioni e le strategie di mitigazione associate al rischio di recrudescenza della PSA.

Cause e diffusione

La PSA è causata da un virus della famiglia Asfarviridae, che si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto tra suini infetti o con materiali contaminati, come cibo, acqua, abbigliamento o attrezzature. La malattia può diffondersi anche tramite vettori, come zecche del genere Ornithodoros, che agiscono come ospiti intermedi del virus.

Negli ultimi anni, la globalizzazione del commercio di suini e prodotti suini ha facilitato la rapida diffusione del virus oltre i confini nazionali e continentali. Focolai recenti in Asia, Europa e Africa hanno evidenziato la capacità del virus di estendersi rapidamente, aggravata dal trasporto illegale di suini e dalla mancanza di misure di bio-sicurezza efficaci in alcune aree.

L’impatto economico della PSA è devastante

La malattia può portare alla morte fino al 100% degli animali infetti, causando gravi perdite per gli allevatori e interrompendo le catene di approvvigionamento alimentare. Le misure di controllo, come l’abbattimento di suini in aree colpite, non solo hanno un costo economico elevato ma influenzano anche la disponibilità di prodotti suini sul mercato, aumentando i prezzi e riducendo l’accesso a una fonte importante di proteine.

Le comunità rurali, dove l’allevamento di suini rappresenta un’importante attività economica e una fonte di cibo, sono particolarmente vulnerabili. La perdita di bestiame può avere un impatto diretto sulle condizioni di vita e sulla sicurezza alimentare di queste comunità.

Risposta globale e strategie di mitigazione

La lotta contro la PSA richiede un approccio coordinato a livello globale. Le strategie di mitigazione includono il rafforzamento delle misure di bio-sicurezza negli allevamenti, il miglioramento della sorveglianza e della capacità di rilevamento precoce, e la promozione di pratiche di gestione sanitarie tra gli allevatori.

La bio-sicurezza, che comprende il controllo degli accessi agli allevamenti, la disinfezione regolare e il controllo dei movimenti degli animali, è fondamentale per prevenire l’introduzione e la diffusione del virus. La formazione e l’educazione degli allevatori su queste pratiche sono essenziali per garantirne l’efficacia.

La sorveglianza attiva, compresa la segnalazione tempestiva di casi sospetti e la conduzione di test diagnostici, è cruciale per contenere focolai prima che si diffondano. Ciò richiede una collaborazione stretta tra agricoltori, veterinari e autorità sanitarie.

La ricerca gioca un ruolo chiave nello sviluppo di vaccini efficaci contro la PSA, che attualmente rappresenta una delle sfide più significative. Anche se ci sono stati progressi promettenti, la disponibilità di un vaccino sicuro ed efficace è ancora lontana. Nel frattempo, il controllo della malattia si basa principalmente sulle misure preventive.

Considerazioni future

La minaccia della PSA richiede un’attenzione costante e un impegno da parte di tutti gli attori coinvolti nella produzione e nel commercio di suini. La globalizzazione e il cambiamento climatico, che possono influenzare i modelli di diffusione delle malattie e i vettori, richiedono che le strategie di mitigazione siano flessibili e si adattino a scenari in evoluzione.