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Omicidio del prof di Tarquinia, c’è un sospettato: movente sentimentale?

Si tratta di un settantenne: ha accusato un malore quando i carabinieri lo hanno contattato

C’è già il nome di un principale sospettato per l’omicidio di Tarquinia. Il corpo del professor Dario Angeletti è stato ritrovato l’8 dicembre in un’automobile, zona Saline, freddato da un colpo d’arma da fuoco alla testa. Si tratterebbe di un collega universitario che avrebbe lavorato quella vittima al centro ittiogenico di Tarquinia molto vicino a dove l’uomo è stato trovato cadavere.

Omicidio Tarquinia: il sospettato è un collega settantenne

Secondo gli inquirenti chi ha ucciso Angeletti è salito a bordo della sua auto dal lato passeggero e l’ha colpito alla tempia. La risposta però arriverà soltanto dell’autopsia che si svolge oggi a Roma nell’istituto di medicina legale dell’Università La Sapienza.

La pista che si segue quella è quella di un omicidio privato, forse sentimentale non si tratterebbe di un regolamento di conti. Il principale sospettato sarebbe un settantenne ricoverato all’ospedale di Viterbo dopo un malore all’arrivo dei carabinieri in casa sua. Ma la conferma verrà data dai tabulati telefonici e dalle riprese delle telecamere della zona. Intanto il sindaco aveva disposto l’annullamento di tutti gli eventi per l’otto dicembre e niente luci di Natale nel centro di Tarquinia per commemorare questo delitto terribile.

Immagine di Archivio non legata ai fatti descritti

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