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“No place in heaven”. Mika a Roma per il suo nuovo album

Mika incontra i suoi fan alla Feltrinelli di via Appia Nuova

Un fiume di adolescenti e non solo ha accolto ieri presso la Feltrinelli di via Appia Nuova, in Roma, Mika, al secolo Michael Holbrook Pennimar Jr. Il cantautore libanese ha presentato nella Capitale il suo ultimo album No place in heaven, facendo emergere per la prima volta Michael, raccontandosi e mettendosi a nudo.

Dietro al look impeccabile, allo stile glamour e trendy, questo ultimo lavoro mette in scena l’anima dell’artista che si rivela e si confida, supera le paure sfidando pregiudizi e conformismi. Un coming out coraggioso, non solo in riferimento alla tematica sessuale: le tracce del disco celano la vita e la personalità di Mika con chiari riferimenti autobiografici, come il pezzo All she want, che parla proprio della madre. Un racconto personale, dunque, che descrive un aspetto inedito del cantante, un approccio nuovo alla musica come ritratto e confessione. Un album pop, con sonorità anni Settanta e innesti insoliti e classicheggianti, come l’inserzione di un’orchestra sinfonica. Ci sono poi le immancabili impennate vocali, con il tipico falsetto che conferisce un tocco inconfondibile ad un disco ritmato e armonico. Evidenti anche i riferimenti ai miti di Mika, i modelli con i quali è cresciuto da Frank Zappa a Jim Morrison a The Byrds; in particolare Last party è dedicata a Freddie Mercury, un ricordo malinconico per uno dei più grandi della musica mondiale. Ci sono poi pezzi freschi e frizzanti destinati a diventare i prossimi tormentoni estivi, come Boum Boum Boum, e due brani in francese.

Nessun pezzo è scritto nella lingua del paese d’adozione: l’italiano, ha spiegato Mika, gli risulta ancora troppo complicato per comporre una canzone, ma ha annunciato che forse scriverà un libro nel nostro idioma.

Anche questo quarto album è stato realizzato negli Stati Uniti, in una casa nelle colline di Hollywood, con il produttore Gregg Wells. Ieri all’appuntamento capitolino, la pop star ha salutato il pubblico in delirio ringraziando dell’accoglienza ed esprimendo sorpresa per l’affluenza di gran lunga superiore alle sue aspettative. Dopo una breve premessa, l’artista si è subito immerso in un firma-copie travolgente, con disponibilità e gentilezza tra abbracci e baci, foto e urla delle fan.

Un disco godibile, piacevole, che alterna leggerezza e melodie malinconiche, proprio come il cantautore che dietro alle luci e alle paillettes del suo lavoro ha rivelato una nuova personalità, più intima e profonda.

Tracklist. Talk about you, All she wants, Last party, Good guys, Oh girl you’re the Devil, No place in heaven, Staring at the Sun, Hurts, Good Wife Rio, Ordinary man

Deluxe Edition. Promiseland, Porcelain, Good guys, Night time mix, l’amour fait ce qu’il veux

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