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No Green Pass: ancora proteste annunciate nelle piazze di tutta Italia

Autisti, operai, imprenditori e portuali, camionisti e poliziotti sono in subbuglio per dire No al Green Pass, obbligatorio dal 15 ottobre

certificato verde, manifestazione no green pass a milano

Manifestazione "No Green pass" a Milano

Ancora proteste annunciate nelle piazze di tutt’Italia. Nei giorno scorsi Trieste è stata bloccata dal popolo dei ‘No Green Pass’, più di diecimila in piazza. I poliziotti si sono tolti i caschi per sedare gli animi e anche in segno di solidarietà verso i lavoratori che tutelavano il loro diritto al lavoro, allo studio e alla libertà di cura.

Proteste contro l’informazione della Rai

Ancora una volta nel mirino delle proteste la sede della Rai. I giornalisti sono ritenuti corresponsabili di un silenzio assordante sugli effetti avversi dei vaccini e sulle cure domiciliari e i monoclonali. E anche sui casi di decessi a seguito dell’inoculazione, e sull’ ingiustizia che i cittadini subiscono con un obbligo vaccinale surrettizio, espresso attraverso il lasciapassare verde.

“Servi, Venduti, Traditori, Libertà”. Questi gli slogan che i manifestanti stanno riservando a coloro che ritiene si siano macchiati di gravi responsabilità di comunicazione incompleta verso i cittadini e verso la professione che svolgono. Conniventi di un sistema nel quale impera il pensiero unico. La tv di stato è considerata parte della disinformazione sul Covid, ai danni dei cittadini.

La Corte dei Conti su Aifa

Martedì sera Mario Giordano nel programma Fuori dal Coro, su Retequattro ha annunciato che la Corte dei Conti sta indagando su AIFA, Sembra sia sotto inchiesta per il blocco dei farmaci, in particolare i Monoclonali già disponibili sul mercato, con cui sarebbe stato possibile salvare almeno 13.000 vite. L’accusa è di danno erariale. L’Agenzia Italiana del farmaco avrebbe infatti rifiutato 10.000 dosi di farmaci monoclonali gratuiti per spingere unicamente sui vaccini. Si parla di scelta pubblica non adeguatamente ponderata.

Catene umane in arrivo dunque per testimoniare sdegno verso chi ha occultato le terapie domiciliari e i farmaci chiave, verso chi ha mentito, e verso chi ha gonfiato i dati su morti e ricoveri per spingere sieri non sicuri. La comunicazione che ha imperversato in tv è risultata indigesta a tutti e nello specifico all’esercito dei ‘’ No Pass’’. In molti continueranno a scendere in piazza per dire basta, per arginare lo strapotere delle case farmaceutiche e di coloro che confondono le acque a discapito della salute pubblica, calpestando le libertà con un certificato verde, un ricatto, che non ha alcun fondamento scientifico.

Proteste contro certi medici

Si protesta anche contro quei medici che senza ragione apparente hanno spinto sui vaccini, trascurando le cure alternative. Medici che non hanno tutelato bambini e mamme in gravidanza, persone fragili e anziani. Quei medici che per paura si sono rifiutati di esonerare chi ne aveva diritto, per compiacere Big Pharma. Medici che non hanno parlato degli effetti avversi possibili con le iniezioni anticovid e hanno omesso di segnalare le patologie in cui si sono imbattuti molti pazienti dopo l’antidoto. Soprattutto quei medici di colpo insensibili alle sofferenze delle persone. Medici che hanno iniettato il farmaco anche a chi la malattia l’aveva già avuta. Medici che hanno trascurato i malati oncologici, iniettando loro un farmaco il cui potenziale cancerogeno non è stato ancora testato. L’ordine dei Medici che non è più autonomo, in quanto governativo ed è stato più impegnato a punire i dissidenti che a tutelarne l’etica.

Gli obiettivi

I vaccinatori superficiali sono nel mirino dell’opposizione di piazza per aver tradito Ippocrate. Milano, Trento, Parma, Torino, Roma, molte altre proteste sono previste nei prossimi giorni. Annunciate per ogni sabato a oltranza manifestazioni e scioperi in tutta Italia. Autisti, operai, imprenditori e portuali, camionisti e poliziotti sono in subbuglio per dire No al Green Pass, obbligatorio dal 15 ottobre in tutti i luoghi di lavoro. In molti minacciano di restare a casa o di bloccare i porti o le consegne alimentari affinché il Governo li ascolti. Apartitiche e apolitiche sono le libere iniziative degli italiani, molti dei quali vessati e stanchi.

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