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Nidi di Roma. Baldassarre: “Prima i Comunali, non paghiamo libertà di scelta”

“Le casse comunali da una parte pagano per i posti vuoti nei comunali e dall’altra pagano per i nidi in convenzione, non si può andare avanti così”

“Dobbiamo fare delle scelte ed essere coerenti con il mandato che ci hanno dato gli elettori: c’è un discorso a favore del pubblico. Stiamo continuando a fare investimenti notevoli per migliorare i nidi comunali sia sul fronte del personale che delle infrastrutture. I nidi convenzionati erano nati come modalità per supplire ad un’offerta carente dei comunali e fanno parte del sistema integrato pubblico-privato. Questo non l’abbiamo cambiato ed anche per l’anno prossimo ci sarà una formazione congiunta per garantire la stessa qualita’”.

Così l’assessore alla Scuola del Comune di Roma, Laura Baldassarre, nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata all’agenzia Dire. “Rispetto alle richieste degli educatori e delle educatrici come dei presidenti di queste cooperative va detto chiaramente che noi prima di tutto dobbiamo dare la possibilità di avere tutte le strutture comunali fruibili da parte di tutti i bimbi e le bimbe – spiega Baldassarre – Poi ci sono i nidi in convenzione. Però è importante stabilire un principio: per chi sono questi servizi? Sono per i lavoratori e le lavoratrici o per le famiglie e per i bambini?

La libertà di scelta c’è ma questa non può continuare ad essere finanziata dalle casse comunali che da una parte pagano per posti vuoti nei comunali e dall’altra pagano per i nidi in convenzione. Noi siamo amministratori pubblici e non potevamo consentire che si andasse avanti in questo modo”.

“A Roma – ha chiarito l’assessore – il sistema integrato pubblico – privato, con nidi comunali e nidi in convenzione, nacque quando c’era una grande richiesta di nidi e i posti per i comunali non erano sufficienti. La novità che abbiamo introdotto, visto che abbiamo stabilizzato gli educatori e le educatrici e stiamo lavorando sulla formazione, e’ che da quest’anno abbiamo dato la possibilità alle famiglie di scegliere tra tre nidi comunali e tre in convenzione inserendo delle deroghe, come per chi già frequenta un nido in convenzione, per le famiglie dove c’è già un fratello che frequenta un nido in convenzione, per il nido in convenzione più vicino all’abitazione se si trova entro i 300 metri o per bambini disabili che hanno fratelli con disabilità.

Abbiamo ascoltato le famiglie e fatto tanti incontri anche con gli operatori dei nidi convenzionati e con gli assessori municipali tenendo conto di un sistema che negli anni non era stato rivisto e che ha portato a storture non accettabili”. “Tutte le famiglie lo sanno – ha concluso Baldassarre – a Roma ci sono liste di attesa ma anche posti vacanti e 4.500 rinunce. C’è qualcosa che non è andato negli anni e noi stiamo appunto rivedendo complessivamente il sistema e siamo partiti da questa delibera che è il primo atto di una serie che faremo”.

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