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NASPI BLOCCATA, se avevi le ferie quando lavoravi ora ti tolgono la disoccupazione: INPS cambia le regole per non darti un soldo

Lavoratore disperato - Romait.it

Lavoratore disperato - Fonte www.pexels.com - Romait.it

Incredibile ma vero: adesso te li sogni tutti i benefici che avevi prima, non li hai mai apprezzati abbastanza.

C’era una volta la NASPI, l’indennità di disoccupazione pensata per chi perde il lavoro involontariamente. Una sicurezza minima, un’ancora economica per galleggiare nel mare agitato del mercato del lavoro. Se ti licenziavano, compilavi una domanda, aspettavi settimane, e finalmente arrivavano quei famosi soldi per tirare avanti.

Ma, si sa, quando una cosa funziona bene, qualcosa deve cambiare. E infatti è cambiato. Le novità non sono solo tecnicismi da addetti ai lavori: colpiscono nel mucchio, soprattutto chi pensava di avere diritto a più mesi di sussidio e invece si ritrova con un’amara sorpresa.

L’INPS ha messo mano al calcolo dei giorni utili per la NASPI, e la questione ferie è diventata centrale. Se hai lavorato tanto ma hai anche maturato ferie non godute, potresti non aver più diritto a tutta la disoccupazione che ti aspettavi. Una penalizzazione subdola, vero?

Il mercato del lavoro

Trovare lavoro oggi è tutt’altro che semplice. Anche chi vuole rimboccarsi le maniche spesso si ritrova a girare a vuoto. Il mondo del lavoro non è più quello di una volta, ma le tutele sembrano restare ferme a logiche vecchie. Chi resta fuori, chi non riesce a rientrare, finisce nella morsa di una disoccupazione che promette aiuti ma spesso li nega.

Il referendum dell’8 e 9 giugno avrebbe potuto cambiare qualcosa, ma purtroppo il quorum non è stato raggiunto. Ed eccoci al nodo: cosa sarà mai cambiato da parte dell’INPS, per poter accedere alla NASPI? Il tutto è spiegato proprio qui di seguito.

Scopri cosa succede alla NASPI
Denaro – Romait.it – Pexels

Le novità della NASPI

Brocardi.it ha diffuso le informazioni. La Cassazione avrebbe chiarito che non tutte le giornate valgono allo stesso modo. Per essere precisi, ha spiegato che le 30 giornate richieste per accedere alla NASPI non devono essere per forza di lavoro attivo e presente in azienda. Anche le ferie pagate, i riposi retribuiti e in generale tutti quei giorni in cui il rapporto di lavoro è in essere e il dipendente riceve paga e contributi, vanno conteggiati.

La Corte ha stabilito che se il rapporto è attivo e retribuito, anche se non stai lavorando fisicamente perché banalmente sei in ferie, quel giorno vale comunque. Inoltre, nei dodici mesi precedenti la disoccupazione, vanno esclusi dal calcolo i periodi in cui il rapporto è sospeso per motivi giustificati dalla legge, come malattia o maternità. Un principio che tutela chi, pur non lavorando ogni singolo giorno, ha comunque mantenuto un legame attivo col proprio impiego.